Ruggiero Maria Dellisanti, Stilo Editrice Pagine 112 – Costo ? 10,00
Tre amici universitari, i loro sogni, i loro progetti di vita e di lavoro scanditi dal pendolarismo quotidiano da Barletta verso l’Università di Bari nella calda estate del ’77. Sono gli stessi tre professionisti (un geologo, una biologa, un ingegnere) che si rincontreranno, a quasi trent’anni di distanza, al cospetto di una discarica tranese divenuta terra di conquista e di malaffare, terreno privilegiato per quello che con occhi distratti potrebbe interpretarsi come imbroglio o pasticcio ma che è solo e spudoratamente ecobusiness della peggior specie. Walter, Lilia e Franco, la loro a tratti ingenua voglia di futuro e lo scontro, a tanti anni di distanza, con una realtà fatta di speculazioni ed affarismo, la loro amicizia ed i loro amori, sullo sfondo di una terra che sembra piangere in silenzio i crimini più feroci, quasi senza testimoni, quasi senza speranze.
Sono questi gli ingredienti del bel libro («Sporca storia», Stilo Editrice) di Ruggiero Maria Dellisanti, barlettano, geologo, insegnante, divulgatore scientifico e consulente della Procura della Repubblica del Tribunale di Trani che, dopo aver pubblicato alcuni appassionati e approfonditi testi sulle risorse ambientali della nostra terra di Puglia fra cui alcuni, splendidi, sul fiume Ofanto (come il recente «Le risorse dell’Ofanto. Economia e ambiente nella valle del fiume») si cimenta con uno coinvolgente racconto che con un lungo balzo temporale riesce a collegare i vent’anni dei tre amici affamati di futuro con la loro realizzazione professionale, molti anni dopo, costruita di storie, sensibilità, valori e scelte rese diverse dagli accadimenti della vita.
È un testo che ci riporta ad un presente carico di attualità, specie in tema di rifiuti e delinquenza, laddove l’una e gli altri troppo spesso sono pertinenza di colletti bianchi pericolosamente affini alla più tipica e consueta malavita: una malavita «tradizionale» che però nel libro, al pari di ciò che accade ogni giorno, sembrerebbe quasi non esistere, mentre invece, pur non apparendo in primo piano, rimane come una statua di pietra ai bordi della scena, lasciando che a compiere il «lavoro sporco», paradossalmente, sia gente insospettabile, apparentemente pulita, socialmente inappuntabile.
Un libro avvincente, che tra l’altro spinge, una volta di più, a riflettere sul senso dei rischi di una partecipazione acritica agli accadimenti della realtà che ci circonda e sulla necessità di svolgere bene e zelantemente il proprio lavoro, in qualsiasi campo esso sia prodotto. È proprio per questo motivo che Dellisanti sembra dirci, alla fine del libro, che il lavoro fatto con testa e cuore è, esattamente come la verità, quasi sempre rivoluzionario. E che, per difendere la propria terra dagli speculatori e dai trafficanti, non occorre necessariamente nascere eroi ma «semplicemente» fare scelte, in ogni momento, da persone perbene.
Ruggiero Maria Dellisanti è nato a Barletta nel 1954; si è laureato nel 1978 in Scienze geologiche presso l’Università degli Studi di Bari. Da oltre trent’anni esercita la professione di geologo con particolare attitudine alla conoscenza e tutela del territorio in cui vive. Associa all’attività professionale un’intensa attività didattica come docente di Geografia in un Istituto Tecnico Statale, riuscendo a trasmettere ai suoi discenti la passione per l’ambiente e la difesa del territorio. Per le sue competenze professionali ha ricoperto, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, diversi incarichi di consulente del magistrato inquirente. Profondo sostenitore della salvaguardia del paesaggio, quale elemento di sviluppo per le future generazioni, ha contribuito alla sua diffusione attraverso saggi, articoli e partecipazione a convegni. Come geologo, ha affidato alla storia, con il proprio nome, un gruppo di sei cavità carsiche recentemente scoperte nel territorio di Minervino Murge, sottratte in tal modo al degrado. Per l’azione di tutela svolta ha ricevuto dall’assessore regionale all’ambiente della Regione Puglia un encomio solenne. Alla sua prima esperienza, come narratore, la Sporca storia è giunta finalista tra quarantasette opere inedite al concorso letterario indetto dal comune di Milo (CT). Con la Stilo ha già pubblicato nel 2009 il saggio «Le risorse dell’Ofanto. Economia e ambiente nella valle del fiume», con la prefazione a cura del prof. Giorgio Nebbia.