Dopo 38 anni avvistato un Falaropo beccolargo. È la conferma di come il Parco dei Laghi preservi un ambiente che permette agli uccelli migratori soste importanti nelle loro migrazioni
Assomiglia ad un piccolo gabbiano con l’estremità del capo nera. In estate vive nei paesi nordici, in inverno migra nell’Africa Occidentale e si spinge anche fino al Sudafrica.
Sul Lago di Avigliana (Torino) l’ultimo avvistamento risale al 1972. Dopo 38 anni, un esemplare di Falaropo beccolargo è stato avvistato nei giorni scorsi sulle sponde del Lago Grande di Avigliana, da un giovane ornitologo torinese, Giacomo Assandri.
Subito gli appassionati ornitologi hanno messo la notizia in rete (www.ornitho.it) e numerosi studiosi e curiosi si sono già recati sul posto per vedere il singolare uccello.
«Si mantiene a pochi metri dalla riva fino al tramonto, mangiando freneticamente per tutto il tempo. Osservato anche da numerosi altri appassionati piemontesi», scrive lo «scopritore».
«È completamente fuori rotta – spiegano il Direttore dell’Ente Parco dei Laghi di Avigliana, Claudio Rolando, ed il responsabile scientifico del Consiglio dell’Ente, Gilberto Forneris -. In genere migrano attraverso la Francia. Per fortuna ha trovato il Lago Grande per una sosta rigeneratrice».
È la conferma di come il Parco dei Laghi preservi un ambiente che permette agli uccelli migratori soste importanti nelle loro migrazioni (in particolare in periodi di assenza della pratica dello sci nautico).
(Fonte Piemonte Parchi News)
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Foto di Gilberto Forneris