App ora minaccia il paradiso delle tigri

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Una foresta pluviale intatta, paradiso anche per oranghi e elefanti finisce nel mirino di uno dei più grandi gruppi cartari. A Sumatra sono a rischio anche le tribù indigene che per secoli hanno vissuto in queste foreste, gli Orang Rimba. Dal 2004 permessi discutibili

Una foresta considerata dagli scienziati come uno dei 20 hotspot del mondo per la sopravvivenza della tigre, è finita nel mirino di uno di più grandi gruppi cartari, la Asia Pulp & Paper (App), parte del conglomerato Sinar Mas Group (App/Smg).

L’impresa sostiene di utilizzare solo terreni degradati, e di preservare le foreste di alto valore di conservazione, delle foreste di compensazione, ma intanto ha sistematicamente cercato di mettere le mani sulle dense foreste del paesaggio di Bukit Tigapuluh.

Le associazioni ambientaliste di Sumatra (Kki Warsi, Fzs, Eyes on the Forest ed il Wwf-Indonesia) hanno scoperto che dal 2004, diverse consociate della App hanno ottenuto dal governo i permessi per cambiare lo status di vecchie concessioni inattive per il prelievo selettivo di legname in concessioni industriali per piantagioni di acacia, a volte in circostanze discutibili dal punto di vista legale. Il risultato sarà l’abbattimento a raso della foresta pluviale naturale e la sua sostituzione con piantagioni commerciali. Questa conversione lascia senza casa, tigri, elefanti, oranghi e le tribù indigene che per secoli hanno vissuto in queste foreste, gli Orang Rimba.

«Nonostante la App dichiari di preservare le foreste di alta qualità, la nostra indagine ha rilevato che negli ultimi sei anni, solo in questa zona, l’azienda ha contribuito alla perdita di circa 60.000 ettari di foreste di alto valore di conservazione e di alto contenuto di carbonio, senza adeguate valutazioni professionali e consultazione dei soggetti interessati – avverte Susanto Kurniawan, di Eyes on the Forests – Bukit Tigapuluh è una delle poche foreste pluviali ancora rimaste nel centro di Sumatra, e chiediamo al governo a non cederla alla App, che la devasterebbe senza pietà, devastando con essa le comunità locali e la biodiversità».

Il paesaggio forestale di Bukit Tigapuluh è l’unico riparo di due tribù indigene. 551 Orang Rimba e 165 Talang Mamak vivono in queste foreste, e non avrebbero posto altrove. Il popolo Orang Rimba ha abitato la giungla di Bukit Tigapuluh per secoli, spostandosi nella foresta in gruppi familiari, cacciando, pescando e raccogliendo prodotti forestali nelle proprie terre tradizionali.

«I membri di questa tribù indigena commerciano occasionalmente con i villaggi ai margini della foresta, ma solitamente preferiscono restare  nel cure della foresta – spiega Diki Kurniawan di Warsi -. Quando la App le caccia dalle loro terre ancestrali, non resta loro nulla. Senza foresta non hanno più  medicine, cibo, rifugio, e niente da scambiare con gli abitanti dei villaggi. Molti ora devono chiedere del riso in elemosina per sopravvivere».

Il «Global Priority Tiger Conservation Landscape» di Bukit Tigapuluh, situato in Sumatra centrale, viene considerato uno dei 20 paesaggi critici per la sopravvivenza della tigre allo stato selvatico. Nel novembre 2010, in occasione del vertice mondiale sulla tigre, il governo indonesiano si è impegnato a preservare questo paesaggio.

Il Bukit Tigapuluh ospita circa 320.000 ettari di foresta naturale nel 2010, la più grande concentrazione di foresta di pianura su terreno minerale (non torboso) dell’isola di Sumatra. Nell’area vivono circa 30 tigri, un decimo della popolazione della tigre di Sumatra allo stato libero. Qui le tigri condividono la foresta con più di 150 elefanti di Sumatra e di 130 grandi scimmie, l’unico caso in cui la reintroduzione dell’orango è stata effettuata con successo a Sumatra.

«Abbiamo rilasciato in questa foresta oltre 100 oranghi, tra cui Tamara, dello zoo di Perth, in partnership con il governo indonesiano, proprio perché questa doveva essere protetta – lamenta Giulio Paolo Siregar, della Zoological Society di Francoforte -. Queste grandi scimmie sono sopravvissute al commercio illegale di animali, sono state confiscate, e avevano finalmente trovato modo di vivere e nuovamente in libertà. Ma gli oranghi non possono vivere senza alberi e piani di conversione della foresta in piantagioni significa per molti di loro la morte certa».

L’area era stata considerata per anni troppo remota e collinare dall’industria cartaria, ma ora che le foreste di Sumatra si vanno esaurendo, le ruspe si sono avvicinate alla zona. Oggi, solo il 42 per cento della foresta (134.834 ettari) ancora intatta, nella zona più collinare, è sotto la protezione nel Parco Nazionale di Bukit Tigapuluh. La App si appresta a diventare il più grande devastatore delle foreste naturali in Bukit Tigapuluh, spianandone all’incirca il 60 per cento, pari 97.000 ettari di foresta rimasta al di fuori del parco.

Due consociate della App, la Smg-Pt Artelindo Wiratama e la PT. Tebo Multiagro Corporation, hanno continuato ad abbattere a raso le foreste naturali di Bukit Tigapuluh nel 2010, mentre la Pt Rimba Hutani, sempre parte del Gruppo Sinar Mas Mas, prevede di abbattere 43.000 ettari di foreste naturali. Le associazioni ambientaliste stimano che la recente concessione assegnata alla Pt Lestari Asri Jaya, del gruppo Barito Pacific, che si estende su circa 36.000 ettari di fitte foreste naturali, potrebbe iniziare ad abbatterle per rifornire il legname la App.

Come l’industria della carta, anche elefanti, tigri e oranghi preferiscono le foreste pianeggianti alle colline, e questo li mette nella traiettoria dei bulldozer che abbattono la foresta. Quelli che sopravvivono sono successivamente minacciati dal conflitto con i lavoratori delle piantagioni, da invasori illegali e bracconieri che affluiscono numerosi, utilizzando le strade forestali aperte (talvolta illegalmente) dalla App.

Nel maggio 2009 il governo e le associazioni locali hanno approvato il «Piano di Attuazione per la Conservazione dell’Ecosistema del Bukit Tigapuluh» al fine di proteggere il paesaggio forestale, sviluppando il benessere delle comunità locali sulla base di attività eco-sostenibili, mentre la Provincia di Jambi ha chiesto di diventare progetto pilota del paese nello schema Redd-plus. Per questo l’espansione del parco di Bukit Tigapuluh National sembrava cosa fatta. La App sta arrivando prima.

«È urgente che quanta più foresta del paesaggio di Bukit Tigapuluh sia protetta, espandendo il parco, e che non vengano più rilasciate licenze per la conversione delle foreste naturali in piantagioni – ha concluso Aditya Bayunanda, del Wwf-Indonesia -. Il paesaggio Bukit Tigapuluh è un test importante nell’accordo sul clima firmato tra Indonesia con il Regno di Norvegia. Per questo chiediamo che il governo indonesiano stabilisca una moratoria sulla conversione delle foreste naturali e delle torbiere in piantagioni, come previsto nell’accordo con la Norvegia, comprese le foreste del paesaggio di Bukit Tigapuluh».

(Fonte Salva le Foreste)