Rifiuti – Si paga di più dove meno funzionano

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In Campania la spesa media annua più elevata, a Napoli, Benevento, Siracusa e Roma le tariffe più care d’Italia. Nell’ultimo anno aumenti record a Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%) e Trapani (+34,7%)

Rifiuti a peso d’oro: a Napoli, la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 453 ?, quasi il quadruplo rispetto alla città meno cara d’Italia, Isernia (122 ?). Tra i 10 capoluoghi con le tariffe più alte, otto sono al Sud mentre solo uno, Trieste, è del Nord (309 ?).

In generale, la media annua più alta si registra in Campania (364 ?), la più bassa in Molise (131 ?), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese che trova conferma anche all’interno di una stessa Regione: in Lombardia, per esempio, a Milano (262 ?) la Tarsu arriva a costare quasi il doppio di Cremona (139 ?). Lo stesso dicasi in Sicilia, dove la Tarsu pagata a Siracusa supera di 165 ? la Tarsu pagata a Caltanissetta (241,5 ?), o in Toscana, dove la Tia pagata a Livorno (304 ?) supera di ben 130 ? la Tia pagata a Firenze (174 ?). E ancora, in Campania, la Tarsu ad Avellino è di ben 262 ? inferiore rispetto a quella pagata a Napoli, mentre in Calabria la Tarsu pagata a Crotone è di 143 ? più alta di quella pagata a Vibo Valentia.

Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, l’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia-tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 ? ed una casa di 100 metri quadri. L’indagine, condotta con il contributo dei rilevatori civici di Cittadinanzattiva, ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009.

On line su www.cittadinanzattiva.it l’indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle voci di costo.

Caro bollette. In media, in un anno la nostra famiglia-tipo ha sostenuto nel 2009 una spesa di 233 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente.

Cinque le città che nell’ultimo anno hanno fatto registrare incrementi record, superiori al 20%: Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%), Trapani (+34,7%) e Pescara (+21,3%). In altre nove città, gli incrementi sono superiori al 10%. Inoltre, da gennaio 2000 a dicembre 2010, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 61%.

In negativo, da segnalare anche il ritardo con il quale i capoluoghi di provincia hanno adottato la Tariffa d’igiene ambientale (Tia), introdotta dal Decreto Ronchi nell’ormai lontano 1997: sono solo il 45%, mentre la maggioranza dei capoluoghi (55%) è rimasta fedele alla Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani).

(Fonte Cittadinanzattiva onlus)