Google forests, per controllare la deforestazione

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È in grado di rilevare attività di disboscamento illegale più velocemente. L’Istituto Amazonico per l’ambiente ha sviluppato un nuovo sistema di valutazione dei rischi cui vanno incontro le foreste. Le strade il primo pericolo. I rischi per l’Amazzonia

Si affinano i mezzi di lotta per combattere la deforestazione, un danno secco alla natura e un incentivo ai cambiamenti climatici.

Google ha svelato un nuovo strumento che permette agli scienziati e agli ambientalisti di utilizzare Internet per mantenere sotto controllo quello che resta delle foreste del pianeta. «Vorremmo che questa tecnologia contribuisse a fermare la distruzione delle foreste del pianeta – spiegano Rebecca Moore e Luers Amy del colosso Internet statunitense Google.org. -. La tecnologia consente agli scienziati di analizzare i dati delle immagini satellitari ed estrarre informazioni quali le posizioni e le misure della deforestazione o della rigenerazione della foresta. Il sistema è ospitato da Googlem e ha il potenziale di rivelare in pochi secondi, quando le foreste vengono abbattute, date alle fiamme o rase al suolo.

«Essere in grado di rilevare attività di disboscamento illegale più velocemente, potrà contribuire a sostenere le autorità locali e prevenire ulteriori deforestazioni – scrivono Moore e Luers -. Le emissioni prodotte dalla deforestazione tropicale sono paragonabili alle emissioni di tutta l’Unione europea, e sono superiori a quelle delle auto, dei camion, degli aerei, delle navi e dei treni in tutto il mondo. Il sistema foresta-tracking è stato testato da un piccolo gruppo di partner di Google e verrà reso disponibile come servizio non-profit.

Anche la ricerca si muove. L’Istituto Amazonico per l’ambiente (Imazon) ha sviluppato un nuovo sistema di valutazione dei rischi cui vanno incontro le foreste, un modello matematico che combina fattori diversi, quali la composizione della vegetazione, il tipo di suolo, aspetti socio-economici e i dati forniti dal monitoraggio satellitare. Il modello mostra che fino al luglio 2011, circa 3.700 chilometri quadrati di foresta sono a rischio di distruzione, il 67% dei quali si trova nello stato del Pará, che ha il più alto tasso di deforestazione nel Paese, mentre circa il 13% della superficie minacciata si trova nello stato del Mato Grosso.

Secondo lo studio, le strade sono il principale fattore trainante della deforestazione: le aree lungo la superstrada BR-163, che collega Cuiabá (Mato Grosso) a Santarem (Pará), sono le più minacciate dalla deforestazione. Lo studio ha anche messo in rilievo la presenza di strade forestali costruite illegalmente da taglialegna e speculatori. Secondo Imazon, nel cuore della foresta sono stati costruiti migliaia di chilometri di queste strade. La maggior parte delle foreste minacciate (59%) sono su terreni privati, seguono gli insediamenti della riforma agraria, che rappresentano il 25% delle aree di foresta minacciate. All’opposto, il rischio è più basso si riscontra nelle terre indigene, che rappresentano il 4% della superficie a rischio.

(Fonte Salva le Foreste)