Trasformazione dei processi produttivi – Senza rete non si può

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Per competere nella globalizzazione è necessaria una profonda rigenerazione dei fattori di produzione in sistemi coordinati in una struttura a rete, capace di correlare lo sviluppo tra ricerca ed impresa, entrambe finalizzate a rilanciare la crescita locale della produzione e dello sviluppo socio-economico ed ambientale

Per superare la crisi strutturale è oggi necessaria una innovativa modifica degli assetti e delle modalità di produzione di beni e di servizi. Infatti l’organizzazione dei fattori di produzione territoriali, per competere nella globalizzazione, necessita di una profonda rigenerazione dei fattori di produzione in sistemi coordinati in una struttura a rete, capace di correlare lo sviluppo tra ricerca ed impresa, entrambe finalizzate a rilanciare la crescita locale della produzione e dello sviluppo socio-economico ed ambientale.

Le due abituali risposte anti-crisi alle periodiche decrescite economiche, oggi non sono più sufficienti; pertanto a livello territoriale occorre perseguire una crescita guidata dalla organizzazione a Rete Regionale di Poli Tecnologici, quali quelli promossi dalle strategie di innovazione e sviluppo della Regione Toscana che indirizzano vari settori produttivi, verso una loro riorganizzazione funzionale al superamento della crisi ambientale ed economica facendo particolare attenzione alla innovazione dei settori di produzione «tecnologicamente maturi» i quali rischiano una sempre più grave e generalizzata decrescita che progressivamente conduce all’effettiva loro esclusione del mercato globalizzato.

Lo sviluppo delle tecnologie emergenti quali sono le «nano- e le bio-tecnologie» hanno la potenzialità di accrescere l’efficacia nell’uso delle materie prime e dell’energia, consentendo una crescita del valore aggiunto al sistema produttivo dei beni e servizi, basato sulla collaborazione nel quadro della ri- organizzazione dei Poli di Sviluppo Regionali.

Un così radicale capovolgimento di prospettiva conduce la produttività locale verso uno sviluppo alternativo; ciò richiede innanzitutto un’ampia condivisione per costruzione di un paradigma scientifico e culturale diverso da quello che ha caratterizzato il tradizionale modo di produzione industriale. Infatti quest’ultimo è stato fondato sulla efficienza economica delle singole aziende ed oggi con la sua divisione dei ruoli sociali e di discipline di insegnamento, non può più essere concepito come un sistema di conoscenze e professioni, correlabile efficacemente allo sviluppo di singole aziende, perché tale paradigma di suddivisione delle conoscenze e di organizzazione della produzione, costituisce in vero l’antitesi rispetto alla esigenza di crescita di un nuovo modello di sviluppo appropriato per la evoluzione contemporanea della società della conoscenza.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha recentemente sottolineato che: «Le sfide imposte dalla globalizzazione dei mercati e dal difficile superamento della crisi mondiale impongono la ricerca di un modello di “Governance” condiviso, fondato sui valori della solidarietà, della inclusività, della sostenibilità ambientale delle politiche di sviluppo e sulla crescente considerazione dei Paesi meno avanzati».

Infatti è importante capire che la ricchezza economica viene oggi a dipendere dalla complessa strategia di innovazione strutturale, la quale in sostanza corrisponde ad una complessa rigenerazione della «Governance di organizzazione a rete di sistemi territoriali», al fine di renderli capaci di valorizzare la interdipendenza dei vari fattori di produzione. Ciò corrisponde ad innovare gli assetti e le modalità strutturali di un sistema reticolare di ricerca e impresa, così come è necessario per elevare il valore aggiunto della produzione locale distribuendo il rischio imprenditoriale del cambiamento nell’ambito di una nuova ed efficace strutturazione della catena dei Poli di Innovazione Tecnologica.

Pertanto al fine di promuovere e incoraggiare circuiti strutturati a rete della Society della Economia della Conoscenza nella Regione Toscana e di moltiplicare esperienze per la transizione a un sistema socio-economico autenticamente alternativo rispetto all’ormai obsolescente modello che e stato proprio della vecchia società industriale, Egocreanet/Lre nel Marzo 2011, organizza, in cooperazione con il progetto europeo Indoor ed altri Enti collaboratori e patrocinatori le seguenti manifestazioni.

– la «Tuscany – Nanoweek», iniziative itineranti in Toscana per la valorizzazione del settore emergente delle applicazioni del Nanotech alle imprese, la cui prima sessione sarà coorganizzata con l’Asev di Empoli e con il gruppo di Enti coordinati nel Progetto Indoor – 7-9-11 Marzo-2011

– Convegno sul Tema «Intelligenza Strategica», Firenze 19-marzo 2011, nella Sala Pistelli, Provincia di Firenze. Coorganizzato da Egocreanet/Lre e da Nove da Firenze.

(Per maggiori informazioni sugli eventi ci si può rivolgere a Paolo Manzelli e mail. LRE@UNIFI.IT., cell: 335/6760004)