Sicurezza stradale – Presto strage di arbusti

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Effetti di una recente sentenza della Cassazione che a distanza di 17 anni ha sfatato il tabù della retroattività della norma, ritenendola valida per tutte le strade italiane, anche su quelle in cui sono stati piantati alberi in un periodo precedente al ’93

I suggestivi paesaggi che ci scorrevano velocemente ai fianchi, scorgendoli dai finestrini mentre eravamo al volante della nostra auto, dovremo ormai dimenticarceli. A farne le spese saranno migliaia di arbusti. Reso, infatti, definitivamente retroattivo l’articolo 26 del regolamento della strada del 1996, con il quale si vieta la presenza di alberi entro 6 metri dall’asfalto delle strade extraurbane. I comuni di Appia e Bolgheri, ma non solo, vedranno ridursi drasticamente il numero dei loro pini e cipressi. A deciderlo una recente sentenza della Cassazione , che a distanza di 17 anni ha sfatato il tabù della retroattività della norma, ritenendola valida per tutte le strade italiane, anche su quelle in cui sono stati piantati alberi in un periodo precedente al ’93.

Immediata la risposta di Legambiente: «Riduciamo la velocità invece». Le richieste dell’associazione ambientalista si muovono spinte dalla considerazione degli addetti ai lavori che gli alberi sul ciglio delle strade potrebbero, invece, costituire un deterrente per limitare la velocità. Un reclamo più che legittimo, anche lecito sotto un profilo logico, dal momento che, secondo alcuni studi inglesi, i guidatori sono condizionati dall’effetto frenante causato dalla presenza di alberi lungo le strade, riducendo la velocità dai 3 ai 5 km/h, con un calo di collisioni del 20%.

Secondo Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, nei prossimi mesi assisteremo ad un vero e proprio sterminio di arbusti da parte dei gestori delle statali, convinti di mettere in sicurezza le strade costeggiate dal verde.

Eppure i rimedi ci sono. È stato richiesto l’intervento immediato del ministro delle Infrastrutture Matteoli, che accordandosi con i responsabili delle statali sui finanziamenti, ha il dovere, pubblico e morale, di garantire la sicurezza pubblica delle strade alberate, installando guardrail, e soprattutto imponendo limiti di velocità più fiscali.

Si tenga presente, inoltre, che la mancanza di illuminazione o il dissesto delle vie di scorrimento rappresentano spesso altre 2 importanti cause di incidenti; questi, però, sono problemi che necessitano di un dispendio cash assai rilevante, che è ben diverso da «dispendio paesaggistico». Senza considerare che gli arbusti, invece, potrebbero facilmente rappresentare una sorta di autovelox, almeno in grado di non distrarre i guidatori dai sempre più numerosi cartelloni pubblicitari, che deturpano il paesaggio, e su cui vige, in tale materia, una demoralizzante sine lege.