Non si vuole creare solo un’occasione di scambio e di risparmio intelligente in una stagione economica e culturale complessa: si vuole dare vita a un momento di incontro tra estimatori e amanti della letteratura
In un momento di forte transizione per il mondo del libro, in bilico tra il futuro dell’e-book e il presente si succedono diversi momenti di incontro e moltissime riflessioni che non hanno nulla a che vedere con la nostalgia per la tradizione o con il progresso tecnologico, ma riguardano una più proficua celebrazione della lettura.
Su questa scia si inserisce l’appuntamento fissato per domenica prossima a Milano presso il teatro Grassi. A partire dalle 17 ci sarà una bella occasione per fare un po’ di bookswap, ovvero «scambiarsi libri con altra gente».
Non è una fiera né un mercatino. Una volta si diceva che non si sarebbe mai prestato un libro. Poi pian piano le cose sono cambiate. È arrivata l’era della condivisione, del baratto come vaccino al morbo del consumismo, dell’equo-solidalità, dell’openess. Anche per i libri. E così si è giunti al bookswap, diffuso già da tempo in tutto il mondo. Un momento di incontro, di scambio, di conoscenza. Con il bookswap non si vuole creare solo un’occasione di scambio e di risparmio intelligente in una stagione economica e culturale complessa: si vuole dare vita a un momento di incontro tra estimatori e amanti della letteratura. Un appuntamento informale in cui conoscersi, scambiare i propri libri e partecipare ad un progetto ludico, culturale e a costo zero. Durante il bookswap ci si scambiano libri, si condivide il piacere della lettura e ci si apre a nuovi incontri. Le regole per partecipare sono semplici. Bisogna portare da un minimo di 2 a un massimo di 10 libri ed essere disposti a scambiarli.
La pratica può anche superare i confini territoriali. Può accadere infatti che qualcuno dica di lasciare un libro in un luogo qualunque, in una stazione, in un bar o un aeroporto. Dentro quei libri viene inserito un messaggio standard a matita con un codice che chiede a chi se ne impossessa di collegarsi a un certo sito, registrare il ritrovamento del libro, leggerlo, postarne le impressioni. Il libro viene così condiviso.
Domenica pomeriggio tutto si farà in loco. L’appuntamento per tutti gli amanti della lettura ma non solo è in un luogo preciso, nel chiostro. Ad animare il pomeriggio la presenza di alcuni scrittori come Gianni Biondillo, Matteo B. Bianchi ed altri ancora che porteranno alcuni volumi da scambiare e condivideranno le loro idee sui libri con gli altri swappers, celebrando così nel migliore dei modi la circolazione di storie, idee e pensieri. Con loro e con gli swappers, che si prevedono numerosi, le ideatrici del progetto: Arianna Chieli (giornalista e scrittrice), Gabriella Grasso (giornalista) e Elena Torresani (blogger): tre amanti appassionate delle buone storie e delle parole intelligenti.