A ottobre il primo reattore da 1 MW a Fusione fredda

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> La Primavera della Fusione fredda

Debbo confessare che con una grande emozione ho ricevuto l’invito dell’ingegnere Andrea Rossi per l’inaugurazione del primo reattore nucleare a fusione fredda di un Mega Watt. Mega Watt che è ancora poco, ma equivalente a circa 5000 barili di Petrolio capaci di riscaldare (usando il gasolio circa 600 famiglie in appartamenti di 124 mq).

Nel mentre il mondo è alle prese con l’incubo dei maremoti che spazzano via navi, case e mettono anche in crisi le supersicure centrali nucleari, dalle frontiere della ricerca nucleare fredda arrivano finalmente i primi risultati attesi oltre venti anni dopo l’annuncio di Fleischmann e Pons, è bene ricordarlo supportati a livello teorico dal grande fisico italiano Giuliano Preparata e da Emilio del Giudice.

Ancora una volta il genio italiano trova la via d’uscita nel labirinto della scienza. Dopo Enrico Fermi (preceduto dal grande pisano padre della fisica) adesso è il turno del duo Focardi & Rossi dare il nuovo fuoco all’Umanità per tentare di tirarla via dal dramma climatico che è pure di origine cosmica, ma nel quale lo zampino umano è largamente riconosciuto.

Così nel 150.mo anniversario della nascita dell’Italia di cui scriviamo a parte una nota con Gianni degli Antoni ancora una volta, dal Bel Paese il genio italico sommerso, risponde ai grandi problemi dell’Umanità sconfiggendo i poteri consolidati e cristallizzati che come sempre gridano e lottano contro il futuro, figli di troppe comodità e privilegi che hanno indebolito lo spirito della mission a loro affidata.

Nel mentre festeggiamo la nascita dell’Italia Unita i successi italiani, da Galilei a Fermi, da Preparata a Focardi & Rossi siano di memoria a quanti ancora insistono a combattere l’innovazione e la ricerca fuori dai confini dai testi più o meno sacri, con l’auspicio che i recenti disastri geologici e climatici sveglino il gran mondo del potere consolidato e lo riportino alla mission della verità e della innovazione per cui sono onorati e pagati dai cittadini italiani che vogliono tornare in alto nelle posizioni della scienza e della innovazione tecnologica.