Se le lobby nucleariste e politiche italiane ci vogliono far credere che la realtà sul rischio nucleare in Giappone è lontana e non paragonabile alla tecnologia a nostra disposizione, c’è il mondo intero, e l’Europa in particolare, che in queste ore si sta domandando se la scelta nucleare sia ancora sicura e conveniente. Dalla Francia alla Germania, dall’Austria alla Svizzera i politici stanno agendo non sull’onda emotiva, ma razionale della revisione dei propri piani alla luce dell’evidente insicurezza degli impianti nucleari. Quello che sta accadendo in queste ore è drammatico: se le notizie sono confermate, le barre di uranio della centrale di Fukushima sarebbero già parzialmente fuse, ovvero, sta accadendo quello che tutti noi speravamo (e speriamo ancora) non accadesse mai.
Far ripartire un territorio da un disastro naturale, come il terremoto o lo tsunami, è difficilissimo ma possibile, mentre un disastro nucleare rende ogni luogo colpito invivibile per centinaia, migliaia di anni, Cernobyl insegna anche se l’entità del rischio in Giappone per ora sembra assai minore.
È una promessa di non futuro.
Inoltre, stando alle dichiarazioni comparse sul «New York Times», citando fonti del governo, il quotidiano ha affermato che una portaerei americana ha attraversato una nuvola carica di radioattività emessa dalle centrali giapponesi danneggiate dal sisma e dallo tsunami, mentre la nave si stava avvicinando alle coste del Giappone e per questo ha deviato la sua rotta, mentre i membri dell’equipaggio sono stati già colpiti dalle radiazioni.
Abbiamo una squadra di tecnici che possa rendersi utile in queste ore in Giappone (gli Usa hanno già inviato i loro esperti) o abbiamo solo piazzisti capaci di raccontare le solite favole?» Il Wwf chiede poi al Governo quali saranno gli esperti che manderà l’Italia all’incontro convocato per domani dal Commissario europeo all’energia: saranno inviati i soliti piazzisti del nucleare o sono state selezionate persone di alto profilo tecnico?».
L’Italia deve scegliere fonti sicure e pulite
Un Governo responsabile, visto che il nucleare nel nostro Paese, deve almeno avviare un serio ripensamento sulla scelta nucleare e bloccare l’iter della legislazione in Parlamento: i Governatori delle Regioni dicano chiaramente davanti ai cittadini se sono disponibili ad accettare di esporre la popolazione a tali rischi. Il popolo italiano potrà ribadire la propria volontà votando sì al referendum popolare che chiede di abrogare la legislazione nuclearista messa in piedi da questo Governo quale unico vero atto di archeologia di politica energetica, insieme al tentativo di diminuire gli incentivi alle rinnovabili. Il Wwf invita il Governo italiano a riflettere bene prima di prendersi la responsabilità di avviare un percorso ormai irreversibile della paura nucleare: la politica è ancora in tempo per un deciso e responsabile cambiamento di rotta.
(Fonte Wwf)