«L’incidente nucleare evidenzia l’urgenza assoluta di ricorrere all’energia solare»

397
Tempo di lettura: 2 minuti

«La gravità degli incidenti nucleari giapponesi – dice Mario Pagliaro, responsabile al Cnr del Polo fotovoltaico della Sicilia – rende evidente l’urgenza da parte dei Governi di varare interventi eccezionali per favorire la diffusione di massa degli impianti ad energia solare sui tetti di aziende, case e uffici pubblici.

«I fautori dell’energia nucleare non comprendono il concetto di rischio – aggiunge Pagliaro -. Il rischio è proporzionale alla composizione fra la probabilità di un evento e la portata delle sue conseguenze.

«E ora che milioni di giapponesi affrontano la sfida per la sopravvivenza, con il reattore esploso a Fukushima che rischia di contaminare Tokio con una nube radioattiva, si comprende bene come per quanto bassa sia la probabilità di un evento come il terremoto giapponese e la fusione del nocciolo del reattore, la portata catastrofica delle conseguenze deve portarci ad escludere l’opzione nucleare tanto in Italia che nel resto del mondo.

«Quindi, non solo occorre continuare ad incentivare la produzione di energia solare ma occorre che i Governi intervengano direttamente nella diffusione dei sistemi solari per la produzione di elettricità, calore ed energia frigorifera.

«Serve che i Governi intervengano direttamente tanto nella ricerca che nella formazione e informazione delle popolazioni: mobilitando gli scienziati del sistema pubblico della ricerca, e varando piani di formazione e informazione pubblica ricorrendo anche alle televisioni pubbliche.

«In Italia – sottolinea Pagliaro – esistono circa 15.000 kmq (chilometri quadrati) di tetti con l’orientazione necessaria, ovvero circa 27 metri quadri per abitante. Una superficie che già esiste, non ha un costo e che è pronta ad ospitare i pannelli fotovoltaici e quelli termici per generare l’energia necessaria alle persone che in quegli edifici vivono e lavorano. Basterebbe utilizzare solo il 10% di questa superficie per produrre energia elettrica pulita, lì dove serve, per un valore di 22 TWh/anno (terawattora per anno), pari a poco meno del 10% del fabbisogno elettrico nazionale».

«Ed è evidente – conclude Pagliaro – che di fronte alla crisi finale dell’energia nucleare dovuta agli incidenti giapponesi, e alla concomitante corsa al rialzo del prezzo del petrolio in chiara via di esaurimento, l’energia solare sia il futuro energetico tanto dell’Italia che degli altri Paesi del mondo».