Quale energia per le isole minori

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Studenti, professionisti, isole minori e aree marine protette in gara per le energie rinnovabili. Marevivo lancia la seconda edizione del progetto «Sole, vento e mare per le isole minori: energia rinnovabile e paesaggio»

Non solo bellezza ma modelli di eco-sostenibilità: quest’anno il progetto «Sole, vento e mare. Energie rinnovabili e paesaggio» amplia il proprio concorso d’idee anche alle aree marine protette italiane, che possono trasformarsi in laboratori naturali per l’utilizzo delle energie rinnovabili.

Dopo il successo dello scorso anno, prende il via l’Edizione 2011 del Concorso di idee Internazionale «Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane», promosso dall’associazione ambientalista Marevivo, dal Citera (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente) dell’Università di Roma La Sapienza, dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici), dal ministero dei Beni e delle Attività culturali, Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee, e dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Segretariato Generale.

Aperto a diverse categorie di partecipanti, il concorso ha come obiettivo quello di stimolare la ricerca di soluzioni progettuali che, nello stesso tempo, siano in grado di produrre energia termica e/o elettrica dalle fonti rinnovabili (sole, vento, geotermia, biomasse, maree, correnti e moto ondoso) e di rispettare l’ambiente, i caratteri tipologici dell’architettura propri del luogo e del paesaggio delle isole minori e delle aree marine protette italiane.

Cercansi, in sintesi, idee «su componenti e sistemi impiantistici innovativi, mirati all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili ed applicati ad un contesto ambientale, paesaggistico, nonché socioculturale proprio delle isole minori e delle aree marine protette italiane» in un’ottica di sviluppo sostenibile. È questa la sfida che Marevivo, Citera, Enea, Gse, ministero dei Beni Culturali e ministero dell’Ambiente lanciano il 16 marzo, durante una conferenza stampa presso la Facoltà di Architettura «Valle Giulia» dell’Università di Roma «La Sapienza».

Coordina Donatella Bianchi ed intervengono Livio de Santoli, Direttore Citera, Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, Antonia Pasqua Recchia, Direttore Generale PaBACC ministero Beni culturali, Marco De Giorgi, Segretario Generale ministero dell’Ambiente, Carlo Tricoli, Ufficio Studi Enea, Michele Panella, Staff Amministratore Delegato Gse. Presente anche il direttivo dell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori). Il risparmio energetico e la ricerca di fonti alternative sono tra i principali obiettivi indicati dall’Unione europea. Come è noto, infatti, entro il 2020 i consumi di energia da fonte rinnovabile dovranno essere almeno il 20% del totale dei consumi finali di energia. La riduzione della dipendenza dalle fonti tradizionali di energia, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’utilizzo delle energie rinnovabili sono tra le azioni prioritarie della Strategia di Lisbona.

Per favorire il raggiungimento di tali obiettivi, gli organizzatori del concorso internazionale «Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane» intendono incoraggiare la progettazione di soluzioni tecnologiche e formali per il risparmio e la produzione di energia da fonti rinnovabili, applicate al contesto delle isole minori e delle aree marine protette, per contribuire allo sviluppo locale, valorizzandone il patrimonio paesaggistico.

Le regioni insulari devono affrontare diversi limiti (dall’esiguità del loro territorio, dai limiti delle risorse naturali: acqua, energia; dai costi supplementari dei trasporti e delle comunicazioni, dalle difficoltà nella gestione dei rifiuti e delle acque reflue e dall’inquinamento marino e costiero) nonostante ciò, l’insularità costituisce un potenziale da valorizzare nell’ambito di una mirata strategia di sviluppo sostenibile.

Le Isole Minori, in molti casi interessate da Aree Marine Protette istituite o in via di istituzione, sono luoghi ideali per lo sviluppo di politiche ispirate alla sostenibilità e al corretto uso delle varie fonti energetiche, in una visione integrata che valorizzi le risorse offerte dal territorio, ponga particolare attenzione alle caratteristiche del paesaggio e affronti il problema della gestione del mare e delle attività ad esso connesse. Al bando di concorso internazionale potranno partecipare studenti di architettura, di ingegneria o equivalenti nei diversi paesi di appartenenza, architetti, ingegneri, industrial designer, studi o gruppi professionali, società di progettazione o equivalenti nei diversi paesi d’appartenenza o imprese, divisi nelle seguenti categorie: Tesi di laurea, Professionisti/Imprese.

I premi sono distinti a seconda della categoria di partecipanti (studenti, professionisti ed imprese) e saranno consegnati ai vincitori nell’ambito di una manifestazione aperta al pubblico alla presenza della giuria e dei rappresentanti dei promotori di questa iniziativa.

Ai primi classificati della categoria Studenti verranno assegnati 2.000 euro;

Ai primi classificati della categoria Professionisti verranno assegnati 4.000 euro.

I progetti dovranno essere presentati entro il 9 gennaio 2012 al seguente indirizzo: Gestore dei Servizi Energetici – Gse Spa, viale Maresciallo Pilsudski, 92, 00197 Roma, nelle seguenti modalità: mezzo posta, mezzo corriere o a mano.

Il Gse, segreteria tecnica del concorso, metterà a disposizione dei partecipanti la casella di posta concorsoidee@gse.it per chiarimenti, informazioni e comunicazioni relative al bando.

In occasione della premiazione, verrà allestita la mostra dei progetti vincitori o con menzioni speciali.

Tutte le informazioni sono disponibili sui siti internet degli enti promotori dai quali è possibile scaricare il bando di concorso.

(Fonte Enea)