Wwf: nuclearisti cinici e disinformati

415
Tempo di lettura: 3 minuti

Il Wwf Italia esprime il massimo sostegno, solidarietà e collaborazione al popolo giapponese e mette a disposizione l’esperienza e le competenze del Wwf internazionale per limitare i danni ambientali causati dal terremoto e dalle fughe radioattive, sperando ancora che non accada il peggio.
Un particolare sostegno e vicinanza va anche ai colleghi del Wwf Giappone che stanno vivendo ore drammatiche.

Purtroppo gli echi che provengono dal Giappone continuano a non smuovere alcuna reazione realmente «razionale» nel nostro paese. «Cinismo disinformato»: così il Wwf definisce il contenuto delle dichiarazioni di alcuni nuclearisti (di Governo e non) che ribadiscono la scelta nucleare per il futuro dell’Italia nonostante l’incidente nella centrale di Fukushima Daiichi, in Giappone. Disinformato perché si basa su assunti non veri.

Per un’operazione trasparenza e verità il Wwf elenca almeno 4 affermazioni non vere smentite dai fatti:

No tsunami nel Mediterraneo? È già avvenuto, a Messina nel 1908

Si dice che nel Mediterraneo uno tsunami come quello avvenuto in Giappone sarebbe da escludere. Al contrario, nel recente passato si è già verificato: a seguito del devastante terremoto e conseguente maremoto che ha colpito lo Stretto di Messina il 28 dicembre 1908 si sono avute onde alte fino a 12 metri. Centrali posizionate lungo le coste sarebbero colpite allo stesso modo che in Giappone.

Nuove centrali ok? La sicurezza assoluta non esiste

Le nuove centrali sarebbero sicure: affermazione non vera poiché il reattore Epr in realtà è ancora un prototipo e non ha ancora risolto questioni fondamentali di sicurezza come hanno rilevato le Autorità per la sicurezza nucleare di Francia, Gran Bretagna e Finlandia.

Import energia nucleare? Solo perché a basso costo

Si sottolinea che importiamo energia nucleare, quindi non ne possiamo fare a meno: in realtà la importiamo solo perché conveniente per le compagnie elettriche in quanto la notte le centrali nucleari estere non si possono spegnere e dunque la vendono a basso costo.

Senza nucleare non c’è indipendenza? Il futuro senza nucleare è possibile e renderà indipendente il nostro paese

Per l’Italia il nucleare è inevitabile dice il Governo. In realtà l’Italia, guardando solo i numeri, non ha bisogno del nucleare. Non ne ha bisogno oggi, visto che conta su una potenza installata di oltre 105mila MW, quando il picco ha superato di poco i 50.000 MW.

MW e il trend della domanda energetica italiana non è in crescita. Non ne avrà bisogno domani, perché le alternative sono già una realtà. Il Wwf ha tracciato uno scenario alternativo, promettente e interamente raggiungibile per il mondo del prossimo futuro. Nel recentissimo Energy Report, realizzato dal Wwf Internazionale e da Ecofys, si dimostra che in quattro decenni potremmo avere economie floride e una società interamente alimentata da energia pulita, a basso costo e rinnovabile, nonché una qualità della vita decisamente migliore.

Il dossier dimostra come entro il 2050 il fabbisogno di elettricità, trasporti, energia industriale e privata potrebbe essere soddisfatto dalle energie rinnovabili, con un uso solo residuale e isolato di combustibile fossile e nucleare riducendo così in modo drastico le preoccupazioni sulla sicurezza dell’energia, l’inquinamento e, non da ultimo, per i cambiamenti climatici catastrofici.

L’efficienza energetica nelle costruzioni, nei veicoli e nell’industria diventerebbe un ingrediente fondamentale, insieme ad un aumento delle esigenze energetiche soddisfatto da elettricità prodotta da fonti rinnovabile e fornita da reti di distribuzione efficienti e intelligenti (smart grids).
Secondo lo scenario Wwf-Ecofys, nel 2050 la richiesta totale di energia sarà minore del 15% di quella del 2005, malgrado l’aumento della popolazione, della produzione industriale, del trasporto e delle comunicazioni, rendendola disponibile anche a coloro che attualmente non ne hanno. Il mondo non dipenderà più dal carbone o dai combustibili nucleari, mentre le regole internazionali e la cooperazione limiteranno i potenziali danni ambientali derivanti dalla produzione di biofuels e dallo sviluppo dell’idroelettrico.

Il rapporto è più che uno scenario, è un richiamo all’azione. Possiamo creare un futuro più pulito e rinnovabile, ma dobbiamo cominciare subito. Il rapporto del Wwf esclude la necessità del nucleare a livello globale e non considera tale tecnologia necessaria per fare a meno dei combustibili fossili.

Il Rapporto ENERGY REPORT sul sito del Wwf

(Fonte Wwf)