Spegnere le luci per accendere la sostenibilità

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Parte l’«Ora della Terra». Adesione record di 134 Paesi del mondo, oltre 200 Comuni italiani spegneranno castelli, torri, fontane, piazze e sedi istituzionali. Il messaggio di Ban Ki-Moon. E in tutto il mondo un minuto di silenzio per il Giappone

È il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon a lanciare il conto alla rovescia finale verso l’Ora della Terra del Wwf, il più grande movimento globale per il pianeta mai organizzato, che domani 26 marzo coinvolgerà centinaia di milioni di persone, nel numero record di 134 Paesi e oltre 200 Comuni italiani, quasi il doppio dell’anno scorso in un simbolico giro del mondo a luci spente attraverso tutti i fusi orari, per dimostrare che il mondo è pronto ad affrontare la lotta al cambiamento climatico e costruire fin da oggi un futuro sostenibile.

«In tutto il mondo gli individui, le comunità, le imprese e i governi stanno realizzando nuove idee e tecnologie per creare un futuro comune sostenibile – ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon -. Domani, uniamoci insieme per celebrare questo sforzo comune per proteggere il pianeta e garantire il benessere umano. Usiamo 60 minuti di buio per aiutare il mondo a vedere la luce».

«Il Wwf ha deciso di mantenere vivo lo spirito dell’evento, nonostante la tragedia in Giappone, il rischio nucleare e i combattimenti in corso nel Mediterraneo, perché l’Ora della Terra dà un messaggio globale di speranza, in un futuro sostenibile per il Pianeta, in un benessere reale per le persone – ha detto Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia. A tutti chiediamo un impegno che vada oltre il gesto simbolico e duri nel tempo, come suggerisce il nuovo logo 60 “più”, per costruire ogni giorno un futuro sostenibile, in cui l’umanità viva davvero in armonia, con la Natura e con se stessa».

«Oggi abbiamo disponibili tecnologie pacifiche, pulite, rinnovabili e sicure, e tante altre ne potremo creare con il nostro ingegno – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del Wwf Italia -. Ma insieme alle tecnologie, faranno la differenza le pratiche quotidiane di individui, comunità, imprese, Governi, per azzerare le emissioni di gas serra e usare in modo saggio ed equo le risorse naturali che il pianeta ci offre».

Un mondo di spegnimenti

Il via all’emozionante «domino» di spegnimenti globali, che in tutto il mondo sarà aperto da un minuto di silenzio per le vittime in Giappone, scatterà domani nelle isole Fiji e in Nuova Zelanda alle 20,30 locali (7,45 ora italiana), per proseguire attraverso tutti i fusi orari, in 134 Paesi su tutti e 7 i continenti, in tutti i Paesi del G20 e in migliaia di città, di cui oltre 200 in Italia. Resteranno al buio icone mondiali come la Tour Eiffel, l’Empire State Building, il Cristo Redentore di Rio, Times Square a New York, il Big Ben, l’Acropoli di Atene, la porta di Brandeburgo, l’Opera House di Sidney, meraviglie naturali come le Cascate del Niagara e le Cascate Victoria, il castello dei reali di Svezia, la più grande moschea degli Emirati Arabi Uniti, quattro dei cinque grattacieli più alti del mondo, compreso il più alto Burj Khalifa a Dubai, 828 metri, che da solo spegnerà circa mezzo milione di luci.

E quest’anno l’evento ha varcato i confini di nuovi Paesi in via di sviluppo o dagli incerti equilibri politici e sociali, come l’Iran, la Palestina, il Libano, la Giamaica, l’Uganda, Swaziland, Tajikistan, Azerbaijan e Uzbekistan, Trinidad&Tobago, Lesotho e Ciad, che si spegneranno per la prima volta.

Tutti i numeri dall’Italia

In Italia, dove sono scesi in campo testimonial come Marco Mengoni, Paola Maugeri, Massimiliano Rosolino, Vittorio Brumotti, Francesco Totti, Camila Raznovich e il personaggio d’animazione Pocoyo, hanno aderito più di 200 tra amministrazioni e Comuni, di cui oltre 40 capoluoghi, che dedicheranno la serata al pianeta mettendo in luce, o meglio al buio, le perle storico-artistiche del nostro territorio, dalla classicità romana agli sfarzi barocchi, dai borghi medievali fino agli edifici più moderni.

Eventi centrali in piazza Navona a Roma, con green carpet di celebrities a partire da Christian De Sica e Massimiliano Rosolino, e sotto il Duomo di Milano, che si spegne quest’anno per la prima volta. Ma si spegneranno anche icone come il Colosseo a Roma, il Ponte Vecchio a Firenze, la Torre di Pisa, l’Acquario di Genova, il Maschio angioino, la Basilica di Superga, piazza del Campo a Siena, piazza Pretoria a Palermo e piazza Duomo a Siracusa.

Lungo tutto lo stivale resteranno al buio almeno 25 tra rocche, fortezze e castelli, tra cui il Castello Sforzesco di Milano, la rocca albornoziana di Spoleto e il Castello di Federico II a Lucera, una quindicina di torri, tra cui quelle degli Asinelli a Bologna, interi borghi saranno illuminati da fiaccole, e si spegneranno una decina di porte e mura difensive, compresa la suggestiva cinta muraria di Monteriggioni. E poi una trentina tra chiese, abbazie, basiliche e campanili, sette ponti di cui quattro a Parma e dieci fontane, come la fontana dei Quattro fiumi di Piazza Navona o la fontana maggiore di Perugia.

Tra gli edifici più moderni, il grattacielo Pirelli di Milano e la speciale copertura esterna del nuovo Palazzo Costa a Genova. Più di 40 i palazzi comunali o le sedi istituzionali che per l’occasione spegneranno le luci, decine le piazze. Ed ancora, interi tratti di lungomare su Adriatico, Ionio, Tirreno, oltre alle vie centrali di Riccione. Una serie indefinita di monumenti, statue, corsi, scuole, ville e palazzi storici, chicche come la Cartiera papale di Ascoli Piceno, e per i più romantici, anche una «passeggiata dell’amore» a Cassinetta di Lugagnano (MI). Tra tutte le regioni, ad aggiudicarsi a oggi il primato degli spegnimenti è la Campania con 31 Comuni, seguita da Toscana e Abruzzo che ne hanno coinvolti rispettivamente 26 e 21.

Dal mondo delle imprese, che oltre a impegnarsi nella riduzione delle proprie emissioni di CO2 e della propria impronta sull’ambiente, hanno aderito all’Ora della Terra, si spegneranno o si abbasseranno le luci, nel rispetto delle norme di sicurezza, sulle 14 navi di Costa Crociere in navigazione in Mediterraneo, Sud America, Emirati Arabi, Caraibi, Oceano Indiano, Estremo Oriente, nei 51 ipermercati Auchan di tutta Italia, nei negozi Ikea (che in 15 piazze distribuirà le bulb box per il corretto smaltimento delle lampadine efficienti), in 47 edifici europei del Gruppo UniCredit, di cui 9 in Italia, in 44 sedi direzionali, oltre all’insegna della direzione generale di Roma Eur, del Gruppo Poste Italiane, le sedi Terna di Roma, Torino, Milano, Padova, Firenze, Napoli, Cagliari e Palermo, le insegne dei tre stabilimenti di Birra Peroni a Roma, Bari e Padova, e di tutti gli stabilimenti italiani di Sofidel (marchio Regina). Luci spente anche nelle vetrine di Dodo (anche a Parigi e Dusseldorf) e Camomilla Italia, nelle sedi di Epson e Epson Meteo, Dhl-supply chain, Berendsohn Italiana Spa e Tetra Pak. Per la catena Starwood Hotels and Resort, luci soffuse a Roma nel Westin Excelsior e St. Regis, mentre il Westing Palace di Milano e l’Hotel Danieli di Venezia organizzano cene a lume di candela. Coca-Cola HBC Italia sospenderà invece ogni tipo di consumo energetico per un’ora in tutti i suoi uffici e impianti produttivi sul territorio.

Le iniziative online

Altissima la partecipazione alle iniziative online, attraverso speciali applicazioni per twitter, myspace, youtube, i-phone, e italiani nella top ten globale per numero di messaggi arrivati sulla piattaforma globale «Beyond the hour» (www.wwf.it), in cui migliaia di persone, ma anche imprese e istituzioni, hanno dichiarato in tutte le lingue il loro impegno per il pianeta, dalle 83 città cinesi, tra cui Shangai che creerà 1.000 ettari di nuovi spazi verdi urbani o Chengdu che distribuirà 60.000 biciclette in aree centrali della città, fino alle testimonianze dei più giovani, come il rap della scuola media di Terni che in questi giorni sta facendo il giro del web. E sono tantissime le idee arrivate dai ragazzi di Repubblica@Scuola per rendere la propria scuola più sostenibile. Le migliori riceveranno un contributo di 5.000 euro offerto da Electrolux per avviarne la realizzazione.

(Fonte Wwf)