«Le modifiche che alterano il ritorno finanziario dei progetti esistenti rischiano di violare principi generali di diritto nazionale e comunitario, ma soprattutto di compromettere la stabilità degli investimenti nel settore, con possibili ripercussioni sulla ripresa economica»
«È successo quanto avevamo annunciato più volte: l’Unione europea boccia la politica italiana contro il fotovoltaico. E avvisa il nostro Governo che il decreto Romani e le norme che si avvia a varare questa settimana sono una vera e propria bomba contro il processo economico, sociale e ambientale che è partito con lo sviluppo delle rinnovabili. Stavolta a dirlo non siamo solo noi, imprenditori e lavoratori delle rinnovabili e cittadini che hanno paura che il loro investimento in un tetto fotovoltaico diventi un boomerang contro le finanze familiari. A dirlo, oggi, è proprio l’Europa».
È questo il commento di Massimo Sapienza, presidente di Asso energie future, alla lettera inviata dal Commissario Ue all’Energia Oettinger al ministro dello Sviluppo Economico Romani.
Il cosiddetto IV Conto energia preoccupa, e molto, la Commissione europea. La lettera ufficiale di Oettinger avverte: «Le modifiche che alterano il ritorno finanziario dei progetti esistenti rischiano di violare principi generali di diritto nazionale e comunitario, ma soprattutto di compromettere la stabilità degli investimenti nel settore, con possibili ripercussioni sulla ripresa economica».
Così, il Commissario chiede a Romani che la legge di recepimento della direttiva europea per le rinnovabili (paradossalmente quella che nel nostro Paese ha aperto l’attacco a tutte le fonti pulite), sia attuata «in maniera stabile e prevedibile e di essere particolarmente cauto nel considerare misure che possano avere ripercussioni sugli investimenti già effettuati».
In altre parole, aggiunge Sapienza, «Oettinger dice che il decreto Romani e il IV Conto energia sono retroattivi, e quindi anticostituzionali, e rischiano di mettere in ginocchio un settore economico e sociale importante. Anche per questo – continua il presidente di Asso Energie Future – continueremo la nostra battaglia questa settimana, aderendo alla manifestazione indetta da Sos Rinnovabili mercoledì 20 aprile alle 15 di fronte a Montecitorio e alla manifestazione sindacale unitaria della mattina di fronte al ministero dello Sviluppo Economico: è significativo che le sigle sindacali ritrovino unità d’azione e di intenti su un settore in forte crescita come quello del fotovoltaico».
(Fonte Silverback, Greening the Communication)