Sono spot propagandati come formazione scientifica, promossi da una fondazione che ha conquistato la propria autorevolezza dedicandosi alla salute delle persone, e che porta il nome del presidente dell’autorità indipendente sulla sicurezza nucleare
«Propaganda filo nucleare spacciata agli alunni delle scuole superiori per incontri scientifici: ecco cosa sono i “Giorni della scienza” che la Fondazione Veronesi porta in giro per l’Italia, per di più esibendo la collaborazione del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca». A denunciare il carattere propagandistico degli incontri, «sono spot, altro che lezioni sulla scienza», sono le oltre 80 associazioni del Comitato Vota Sì per fermare il nucleare.
Il Comitato, infatti, ha ricevuto molte segnalazioni da genitori allarmati e scandalizzati per il tentativo di indottrinamento che è toccato ai loro figli. Non è stato difficile, infatti, capire il senso di questi incontri leggendo i nomi degli ospiti e dando uno sguardo su internet al materiale informativo. Bene, questa messa in scesa, organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, è un’iniziativa volta a promuovere il nucleare nelle scuole. Nell’ultimo incontro «Energie del terzo millennio» programmato a Padova, ad esempio, a spiegare l’energia del futuro, ai ragazzi delle scuole venete, sono stati tre nuclearisti (Alessandro Cecchi Paone, volto di uno degli spot pro atomo di Enel e Edf, Giorgio Turchetti e Marco Ricotti); con loro una esperta di fotovoltaico dell’Enea. In merito ai materiali didattici, vari video sull’argomento sono presenti nel sito e nel canale You Tube della Fondazione e questi «è onestamente difficile distinguerli da una pubblicità dell’Enel».
Aggiunge nella nota il Comitato Vota Sì per fermare il nucleare: Non va dimenticato, che la Fondazione Veronesi riceve fondi, per queste iniziative, da Enel e Edf; inoltre, per i «Giorni della Scienza», il sito web della Fondazione «si fa scudo anche dell’Alto Patronato della presidenza della Repubblica».
In definitiva, si è di fronte ad una iniziativa inaccettabile, sono spot propagandati come formazione scientifica, promossi da una fondazione che ha conquistato la propria autorevolezza dedicandosi alla salute delle persone, e che porta il nome del presidente dell’autorità indipendente sulla sicurezza nucleare, il quale, come unico scopo, dovrebbe avere quello di fungere da garante.
Il Comitato davanti a questa indegna situazione chiede che sia noto di che natura sia stato il sostegno del Miur all’iniziativa e se lo stesso ha finanziato parte del progetto; inoltre enuncia che se fosse tardi per bloccare queste giornate di divulgazione scientifica, ciò non sarebbe vero per avanzare la possibilità che il professor Umberto Veronesi torni ad occuparsi di materie che gli siano più congeniali, e lasci la guida dell’Agenzia sulla sicurezza nucleare.
Per ulteriori informazioni è possibile visione materiale documentale sul sito www.fermiamoilnucleare.it.