Dalla Siberia agli Urali da Mosca a Kiev da Bucarest a New Dely quello che più impressiona è il livello dei giovanissimi scienziati che affrontano la scena scientifica dominando la materia e discutendola con i grandi vecchi della scienza sovietica
Una settimana di grande scienza naturale quella che si sta chiudendo a Novy Svit in Crimea sulle sostanze biologicamente attive. Studiosi di molti paesi dall’India alla Romania e da tutte le realtà dell’Ex Unione Sovietica in diverse centinaia di presentazioni che hanno fatto il punto sulle sostanze che la Natura può ancora riservarci per proteggere la vita nel pianeta. Il livello delle ricerche è stato altissimo come si potrà apprezzare a breve sul sito della conferenza.
Dalla Siberia agli Urali da Mosca a Kiev da Bucarest a New Dely quello che più impressiona è il livello dei giovanissimi scienziati che affrontano la scena scientifica dominando la materia e discutendola con i grandi vecchi della scienza sovietica. Un indicatore del grande dinamismo del mondo scientifico dell’Est, su cui riflettere nelle latitudini europee dove i giochi sono cristallizzati e già ben scritti. Il tutto con le conseguenze di perdita di quella capacità competitiva che aveva caratterizzato l’Europa degli ultimi due secoli.
Sarà forse il caso di frequentare di più la Crimea e le sue conferenze, per godere oltre che del suo splendido mare, dei suoi vini delle sue bellezze naturali a tutti i livelli, come fecero i genovesi che nel 1414 costruirono una gigantesca fortezza sul mare a Sudak.
Un luogo dove la scienza a 360 gradi affronta i grandi enigmi forte del metodo e della grande tecnologia che al politecnico di Kiev ha visto nascere la Tavola degli elementi chimici di Mendeliev (che fu professore a Kiev)che ha portato il primo uomo nello spazio cinquant’anni fa e che affronta senza timori reverenziali grandi temi della ricerca, considerati tabù nelle Scuole Occidentali, come i lavori di Giorgio Piccardi a cui è dedicata una conferenza biennale in Crimea Cosmos and Biospere che vedrà la sua ottava edizione a ottobre durante la quale sarà conferito ai migliori lavori l’Award Benveniste, che ben sappiamo come è stato trattato in Francia e altrove negli ultimi vent’anni.
Forse è il caso che la Comunità scientifica apra una riflessione seria su queste vicende uscendo, se possibile, da un complesso di superiorità autoreferenziale che appare sempre più infondato oltre che deteriore in sé.
Con un grande avvenire dietro le spalle, siamo arrivati alla frutta, e le grandi potenze emergenti hanno recuperato il terreno e avanzano non solo nei lavori di basso livello, ma anche nell’alta tecnologia dove la Cina ha i brevetti più avanzati nel campo strategico delle telecomunicazioni, e la Russia continua la sua corsa in tutti i campi e nella chimica organica in questi giorni ha dimostrato di essere a livelli altissimi.
In questo contesto si inserisce la nuova corrente di chimica quantistica che va risolvendo i molti enigmi che avevano visto impegnati grandi scienziati come Giorgio Piccardi, John Eccles (Premio Nobel per la scoperta delle Sinapsi), Jacques Benveniste, Giuliano Preparata, che con Brian Josephson (Premio Nobel per le scoperte sulla superconduttività) e Luc Montagnier(premio Nobel per la scoperta del virus dell’Aids), hanno mantenuto attiva la ricerca di frontiera, che qui nella grande Russia e ricerca di routine. Una rassegna di queste ricerche e le sue prospettive è stata presentata dal Gruppo dell’Isrep/Lium trovando una diffusa attenzione da parte dei ricercatori che in molti centri hanno avviato lavori di ricerca nel campo che saranno presentati alla conferenza di Ottobre Cosmos and Biosphere.
Non solo teorie più o meno elaborate, ma anche nuove possibili soluzioni pratiche per affrontare quella che purtroppo viene definito il grande fallimento dei farmaci rappresentato dalla «resistenza ai farmaci» e non solo agli antibiotici che fa sì che medici e pazienti abbiano timore dei farmaci più potenti e salvifici come gli antibiotici (che hanno cambiato la storia dell’Umanità) o gli antidolorifici o i cortisonici ecc.
Da tempo è possibile la terapia personalizzata ed è tempo che si faccia un grande studio per testare queste possibilità di vincere la resistenza ai farmaci tramite la terapia guidata con semplici ed economici sistemi. Su questo progetto si sta lavorando con ricercatori russi, indiani, rumeni e italiani con tutti quanti saranno interessati a partecipare al progetto.
Su questi temi domani a Kiev ci sarà una giornata di studio sulla medicina integrata e sulle biotecnologie di risonanza che nelle Università della ex Unione Sovietica sono temi di ricerca al centro di Tesi di laurea, dottorati e sviluppi tecnologici conseguenti. Le tecnologie di risonanza e la loro capacità diagnostica e terapeutica trovano un nuovo razionale nelle ultime ricerche di Luc Montagnier che ha messo in luce la capacità di nanoframmenti di batteri e virus di emettere segnali che potrebbero avere un ruolo in alcune patologie croniche.
Le sfide della Medicina moderna consigliano di andare a vedere (come nei buoni tavoli da Poker) ciò che c’è nelle mani degli altri superando la tendenza alla scomunica e all’arroccamento. (V. V.)