L’European Physical Society (Eps) assegna il suo riconoscimento più prestigioso al fisico delle particelle e presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Luciano Maiani, assieme ai colleghi Sheldon Lee Glashow e John Iliopoulos, per il meccanismo Gim, ancora oggi un punto fermo nella fisica delle particelle elementari. Ma altri quattro fisici italiani si guadagnano altrettanti riconoscimenti
La European Physical Society (Eps) celebra Luciano Maiani, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, assegnandogli il premio 2011 per la Fisica delle particelle e delle alte energie, assieme a Sheldon Lee Glashow e John Iliopoulos. Si tratta del riconoscimento europeo più ambito dai fisici, secondo solo al Premio Nobel. Non a caso sinora ben 9 dei 23 premiati dall’Eps hanno ricevuto anche la massima onorificenza a Stoccolma.
La motivazione alla base della scelta dell’Eps è questa: «Per il contributo dato alla teoria dei quark nel quadro dell’unificazione delle interazioni elettromagnetiche e deboli». La teoria dei premiati, cita la motivazione, «rappresenta ancora oggi un punto fermo per ogni indagine nella fisica delle particelle elementari».
Nella stessa occasione sono stati assegnati altri riconoscimenti che vedono gli italiani ancora protagonisti: in totale sono cinque su dieci gli scienziati nostri connazionali premiati, a dimostrazione del valore e dell’importanza della scuola della fisica italiana, una vera eccellenza del nostro Paese. La cerimonia di consegna si è svolta oggi a Grenoble, nel corso della conferenza Eps-Hep 2011, alla quale partecipano oltre 600 scienziati da tutto il mondo.
Il premio conferito a Maiani, Glashow e Iliopoulos si riferisce al lavoro con cui i tre studiosi, nel 1970, avevano teorizzato l’esistenza di una particella, il quark charm, che risolveva alcuni problemi teorici che i fisici si trovavano ad affrontare. La soluzione proposta, chiamata «meccanismo Gim» dalle iniziali dei tre scienziati, fu confermata dopo quattro anni dalla scoperta delle particelle che effettivamente contenevano il quark charm.
Il loro risultato ha esteso la consolidata descrizione delle interazioni deboli, introdotta qualche anno prima da Nicola Cabibbo, e spiegato il cambiamento di «sapore» (flavour) delle correnti neutre solo attraverso minuscoli effetti quantici. Il meccanismo Gim è una pietra miliare del modello Standard, tuttora la teoria dominante. Una chiave di volta della fisica delle particelle, dato che molte nuove teorie proposte nel corso degli anni successivi, tra cui quelle della supersimmetria o delle extra dimensioni, sono passate al vaglio della conformità con il meccanismo Gim.
«È significativo che i riconoscimenti assegnati oggi giungano in un momento importante per la fisica delle particelle elementari, quando cioè il Large Hadron Collider (Lhc) di Ginevra, il più grande acceleratore di particelle mai realizzato, è sotto i riflettori per gli esperimenti che sta effettuando alla ricerca del bosone di Higgs e di nuove particelle».
Con queste parole Maiani, che da direttore generale del Cern diede il via e curò la costruzione di Lhc, commenta l’ambito riconoscimento. «Anche al Cern ci troviamo oggi di fronte a un successo italiano: i quattro esperimenti in corso vedono fisici italiani nei ruoli chiave, a dimostrazione di una capacità scientifica e manageriale riconosciuta a livello internazionale, e forse meno in Italia dove la scienza fa ancora fatica a trovare la sua piena legittimazione di fronte a politiche talora distratte». Per il presidente del Cnr «quando agli scienziati è lasciata libertà di visione e realizzazione, naturalmente nei limiti di bilancio, questi sono i risultati».
Tra gli altri riconoscimenti conferiti quest’anno dall’Eps a studiosi italiani, il premio «Giuseppe e Vanna Cocconi» è stato assegnato al fisico italiano Paolo de Bernardis, insieme al collega Paul Richards, per gli «straordinari contributi allo studio delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo, con gli esperimenti Boomerang and Maxima basati sull’uso di palloni aerostatici».
La Medaglia Gribov 2011 è invece andata a Davide Gaiotto «per aver rivelato nuovi aspetti della dinamica delle teorie di Gauge supersimmetriche a quattro dimensioni. In particolare, per aver scoperto una classe estesa di teorie superconformi quadridimensionali e per aver trovato, insieme con altri, complesse relazioni tra le teorie bidimensionali della gravità e le teorie di Gauge quadridimensionali».
Il premio Giovani Fisici è stato invece assegnato a una coppia tutta italiana: Paolo Creminelli, «per i suoi contributi allo sviluppo di un approccio coerente alla cosmologia delle origini dell’universo, basato sulla teoria dei campi, e per i suoi studi sulla deviazione dal profilo gaussiano della distribuzione delle microonde cosmiche di fondo», e Andrea Rizzi, «per i suoi contributi al software di ricostruzione e ai programmi di fisica dell’esperimento Cms a Lhc».
(Fonte Cnr)