Economia in affanno ma non per il baratto

545
Tempo di lettura: 2 minuti

Questa formula, divenuta ormai trendy, arriva dagli Stati Uniti, in cui stanno prendendo sempre più piede gli ormai famosi «Swap Party», nei quali ci s’incontra per scambiarsi beni e servizi. Parte la settimana del baratto

Il baratto va di moda ed è sempre più cool. Dopo secoli in cui ha rappresentato il fondamento dell’economia familiare, torna d’attualità, investendo le modalità dell’alloggio, come si intuisce dalla fervente attesa che sta accompagnando la Terza edizione della «Settimana del Baratto», che dopo il successo degli anni precedenti tornerà dal 14 al 20 novembre 2011. I bed and breakfast affiliati al portale www.bed-and-breakfast.it che aderiranno all’iniziativa baratteranno il soggiorno in cambio di beni o servizi svincolando gli ospiti dal valore del denaro per condividere qualcosa di molto diverso e privilegiando l’aspetto umano dell’ospitalità.

Questa formula, divenuta ormai trendy, arriva dagli Stati Uniti, in cui stanno prendendo sempre più piede gli ormai famosi «Swap Party», nei quali ci s’incontra per scambiarsi beni e servizi.

In un momento in cui «spadroneggia» la crisi, il cittadino si vede costretto a ricorrere a piccole «manovre finanziarie» personali che si rivelano efficaci non solo sotto il profilo economico ma anche eco-friendly, ponendo l’accento sul tema ambientale e dell’eco-sostenibilità.

Si tratta, inoltre, di un sistema molto vantaggioso soprattutto se lo si consideri in chiave web. Grazie, infatti, alle smisurate potenzialità offerte dalla rete, il baratto si sta affermando sempre con maggior peso nei luoghi di scambio virtuale, caratterizzati da una notevole riduzione di sprechi e rifiuti. Un fenomeno, verrebbe da dire, quasi dilagante. Se volessimo dargli un appellativo, giocando con visione fantascientifica e in una prospettiva futuristica, assumerebbe lo pseudo nome di green-webbing business, focalizzato sullo swapping, da swap, letteralmente scambio, e sulla rivalutazione del baratto.

Nascono sempre maggiori siti dedicati, con sezioni apposite in cui si alimenta una sorta di «mercato virtuale», dove si incontrano domanda e offerta, e in Italia aumenta progressivamente anche il numero degli iscritti, in cui è possibile barattare oggetti ormai dimenticati nei propri ripostigli.

Low cost e rispetto dell’ambiente rappresentano oggi il futuro, e con il baratto oggetti e mobili vivono di più e inquinano meno. Ha tempi lunghi, e modi quasi primitivi, ma solo in tal modo il consumo diverrà più critico e meno emotivo, a beneficio anche dell’ambiente.