Quattordici orsi liberati da una fattoria della bile in Vietnam

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Si stima che in Asia oltre 14.000 orsi della luna siano imprigionati a vita e torturati per l’estrazione della bile, utilizzata come rimedio amaro-rinfrescante nelle varie preparazioni

Quattordici orsi della luna, specie in via d’estinzione, sono stati sottratti al crudele mercato della bile in Vietnam e condotti al Centro di Recupero di Animals Asia nel parco nazionale di Tam Dao, nei pressi di Hanoi. Gli orsi mostrano evidenti segni delle torture, alcuni di essi hanno subito l’amputazione di uno o più arti perché catturati illegalmente in natura.
Gli orsi neri asiatici liberati, meglio conosciuti come orsi della luna per via della mezza luna crescente che adorna il loro petto, provengono da una fattoria della bile nella provincia di Binh Duong, nel sud del Vietnam, 15 km a nord della città di Ho Chi Minh.

Uno dei quattro proprietari della fattoria che ha consegnato gli esemplari, il signor Nguyen Ngoc Tien, ha deciso di rilasciare gli animali, senza richiedere alcun compenso, dopo aver visto in televisione un breve documentario sul lavoro di Animals Asia.

Si stima che in Asia oltre 14.000 orsi della luna siano imprigionati a vita e torturati per l’estrazione della bile, utilizzata come rimedio amaro-rinfrescante nelle varie preparazioni della Medicina Tradizionale nonostante siano disponibili numerose alternative sintetiche ed erboristiche, più economiche, facilmente reperibili e sicure per la salute dei consumatori.

In Vietnam gli orsi vengono drogati, normalmente con la ketamina, legati con funi e il loro addome viene ripetutamente perforato con aghi arrugginiti lunghi 10 centimetri, fino a quando viene, dopo numerosi tentativi, identificata e raggiunta la cistifellea. La bile viene estratta poi con l’ausilio di una pompa medica.

Il salvataggio mostra con evidenza le atrocità perpetrate ai danni di questi animali nelle fattorie della bile: malnutrizione e deperimento cronico, vistose cicatrici alla testa, denti spezzati, cheratosi (inspessimento del tessuto epidermico delle zampe), ernie addominali. A ogni orso verrà chirurgicamente rimossa la cistifellea, ormai irreparabilmente danneggiata.

Il direttore di Animals Asia in Vietnam, Tuan Bendixsen, ha dichiarato:
«Il signor Nguyen ha avuto l’opportunità di vendere gli orsi ma con grande responsabilità ha deciso di consegnarli alle cure di Animals Asia; ora sta provando a incoraggiare gli altri allevatori a fare lo stesso. Vogliamo vedere la fine di questo crudele mercato in tutto il Vietnam, perché nessun altro orso debba più subire questo terribile sfruttamento».

Gli esemplari liberati sono giunti al santuario di Animals Asia dopo un viaggio di 2.000 km, che si è protratto per ben cinque giorni.

Il trasferimento degli animali si è svolto sotto l’egida del Corpo Forestale della provincia di Binh Duong, che ha chiamato a raccolta il Dipartimento di Protezione Animale e la Polizia Ambientale.

Le fattorie della bile sono illegali in Vietnam dal 1992. Si calcola però che oltre 4.000 orsi siano ancora detenuti nei numerosi allevamenti presenti nel territorio, vittime di questo crudele mercato.

(Fonte Animals Asia Foundation)