Nell’ambito delle iniziative culturali e didattiche collegate alla mostra «Macchine, Invenzioni, Scoperte», di Settimo Torinese (in programma fino al 29 gennaio), sono in programma alcune conferenze (tutte con inizio alle 18,30 presso la sala conferenze della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese).
Dopo le prime due già svolte («La scienza al potere», con Marco Pizzo, del Museo Centrale del Risorgimento di Roma, e «Microscopi e Scienziati nella Torino positivista» a cura di Marco Galloni, Presidente Astut, Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino), sono in programma per domani la conferenza dal titolo «Dall’alchimia alla chimica», con Adriano Zecchina, dell’Università di Torino e Presidente dell’Anno Internazionale della Chimica.
Zecchina illustrerà la trasformazione degli elementi, la medicina, la metallurgia, che sono attività che l’umanità ha praticato fin dalle origini, ma che hanno mantenuto per secoli un’aura di magia e di mistero. Il lungo percorso che porta dai misteri della scienza alchemica alla chimica moderna, raccontato attraverso tappe fondamentali.
L’11 gennaio è invece in programma «Il Museo di Anatomia di Torino tra Scienza, Storia e Arte», con Giacomo Giacobini, dell’Università di Torino, e Direttore del Museo di Anatomia Umana «Luigi Rolando», che nasce a Torino nel 1739 e viene riallestito nella sede attuale a fine 800 in locali monumentali con architettura dell’epoca.
Poi, il 20 gennaio, è previsto un balzo nel cosmo, con la presenza di Giovanni Fabrizio Bignami, astrofisico noto a livello internazionale e attualmente Presidente dell’Inaf. Il titolo è suggestivo: «I marziani siamo noi», con un nuovo sguardo alle possibilità dell’esistenza di vita nel cosmo. È una delle domande e dei misteri più affascinanti che l’uomo si pone da quando osserva il cielo stellato. E dall’immaginazione, siamo passati all’azione, e alle scoperte. Bignami illustrerà ciò che è raccontato in un suo libro di recente pubblicazione, che ha lo stesso titolo della conferenza, e illustrerà la storia delle esplorazioni svolte finora (con gli osservatori di terra e con i satelliti nello spazio) con risultati spesso sorprendenti, che incoraggiano a proseguire le ricerche di vita nell’universo.
Infine, il 29 gennaio, si guarderà ancora al cielo, ma questa vota nel settore dell’aeronautica. L’aviazione infatti inizia nei primi anni del 900, e inizia a Torino nel 1908 con le imprese dei primi temerari aviatori italiani. Il francese Delagrange spiccò il suo primo balzo nell’aria da un campo volo torinese, e da lì inizierà un percorso affascinante che fa di Torino ancora oggi la capitale aeronautica italiana, con lo sviluppo di industrie di settore e il colludo di nuovi velivoli. Ne parlerà Angelo Moriondo, Presidente dell’Aeroclub di Torino (Campo Volo Aeritalia, che è stato anche aeroporto di Torino fino ad inizio anni 50), assieme ad Antonio Lo Campo, che è giornalista specializzato in tematiche aerospaziali. La conferenza ripercorrerà con immagini e racconti inediti, un secolo di aviazione a Torino (e in Italia). (A.L.C.)