È il terzo marzo più caldo dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +2,3 gradi sopra la media del periodo di riferimento 1971-2000, dopo il 1994 e il 2001 (rispettivamente +2,6 e +3,2°C)
Il mese appena concluso è risultato in Italia il terzo marzo più caldo dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +2,3 gradi sopra la media del periodo di riferimento 1971-2000, dopo il 1994 e il 2001 (rispettivamente +2,6 e +3,2°C).
L’anomalia è stata più pronunciata al nord, dove si è registrato un +3,2°C che colloca marzo 2012 al primo posto, insieme con il 1994.
Oltre che dalle elevate temperature, il mese è stato caratterizzato anche da precipitazioni molto scarse, che hanno fatto registrare un deficit del -52% rispetto alla media del periodo di riferimento, ponendolo al 25esimo posto nella graduatoria dei marzo più secchi di sempre. Anche in questo caso l’anomalia è stata più pronunciata al nord dove, in media, è arrivata quasi a -70%.
Le scarse precipitazioni del mese appena trascorso non fanno altro che prolungare una situazione di siccità che perdura ormai da molti mesi, soprattutto nel Settentrione dove, da agosto 2011 a marzo 2012 ed eccezion fatta per ottobre, tutti i mesi hanno fatto registrare un segno negativo con un deficit totale del 38% rispetto alla media degli stessi otto mesi nel periodo 1971-2000.
Nel complesso, il periodo agosto-marzo 2011-2012 si colloca nel Nord Italia al quinto posto tra i più secchi, dopo quelli del 1879-1880, 1989-1990, 1921-1922 e 1883-1884, il più secco in assoluto con -47%.
(Fonte Cnr)