Si chiama Eco Wiz, è un macchinario versatile e particolarmente utile trasforma i resti alimentari, ossia gli avanzi del nostro cibo, in acqua utilizzabile poi per i lavori domesticio per irrigare
Il motivo per cui esiste un mercato nero di smaltimento dei rifiuti è il costo di tale operazione.
Un dettaglio non da poco, visti i numeri a più zeri con cui le aziende devono fare necessariamente i conti per poter eliminare legalmente le proprie scorie produttive.
Difatti, laddove l’imprenditore preferisca risparmiare, incorrendo in reati di grave entità penale, ecco che gli si prospettano davanti le generose tariffe, altamente concorrenziali, del malaffare.
E se i costi venissero drasticamente tagliati, strizzando anche l’occhio all’ambiente?
Esiste in Corea una macchina a dir poco rivoluzionaria. Il suo nome è Eco Wiz. Capace come nessuna di provvedere quasi magicamente all’eliminazione dei rifiuti: i resti alimentari, ossia gli avanzi del nostro cibo, trasformati in acqua cristallina, utilizzabile poi per i lavori domestici.
Il processo di riconversione è garantito dal meticoloso lavoro di batteri, creati in laboratorio, che accelererebbero la decomposizione chimica del cibo, trasformandolo poi in acqua inodore ed incolore.
Questo va sottolineato, essendo comunque acqua proveniente da rifiuti.
L’ultima novità è relativa poi al fatto che questa macchina dalle caratteristiche miracolose è giunta finalmente anche in Italia.
Il suo prezzo neanche esagerato, viste le potenzialità davvero stupefacenti del prodotto.
A Singapore la macchina è davvero ben sfruttata e si sta diffondendo velocemente tra le varie attività commerciali, soprattutto tra le aziende attive nel campo della ristorazione, notoriamente produttrici numero uno di avanzi organici.
In questa maniera si risparmia in modo sostanziale sui costi di smaltimento dei rifiuti(si parla di percentuali pari al 70%), anche perché l’onere economico di Eco Wiz risulterebbe ammortizzabile in appena due anni, oppure spalmabile attraverso un canone mensile.
In Italia, poi, l’utilizzo di questo promettente macchinario garantirebbe anche l’esenzione dal pagamento della Tarsu, la temutissima tassa sui rifiuti solidi urbani.
E in un momento storico come il nostro (che vede nell’aumento esponenziale della tassazione, nei confronti soprattutto della classe media), la sua prerogativa principale, badare anche al risparmio oltre che al benessere ambientale, non risulta un’idea da poco conto.