Accordo tra «Acquedotto Poiana Spa» e Municipio. Tra fine 2012 e inizio 2013 pronta l’erogazione di acqua liscia e gassata. Sono state realizzate già due «Case», a Remanzacco e Pradamano; di prossima realizzazione altre dieci nei Municipi soci
I consumi di acqua in bottiglia in Italia sono elevatissimi. Dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, i miliardi di litri di acqua in bottiglia consumati hanno comportato l’uso di migliaia di tonnellate di Pet e di petrolio, e l’emissione di migliaia di tonnellate di CO2 in atmosfera. Solo una minima parte degli imballaggi in plastica vengono raccolti in modo differenziato e avviati al riciclaggio: il restante finisce in discarica. Solo una bassa percentuale delle bottiglie di acqua minerale, infine, viaggia su rotaia: la maggior parte è trasportata su gomma, con i tir, con conseguente consumo di gasolio, polveri sottili e ulteriore produzione di CO2. I vantaggi delle «Case dell’acqua», pertanto, sono molteplici.
Il progetto per Cividale del Friuli
«Su questi presupposti si basa la scelta dell’amministrazione comunale di Cividale del Friuli che, come altri Municipi soci dall’Acquedotto Poiana Spa, ha deciso di realizzare anche nella Città Ducale una struttura per l’erogazione dell’acqua, sia liscia sia addizionata con anidride carbonica – annuncia l’assessore al patrimonio, Davide Cantarutti -. La “Casa dell’acqua” sorgerà in via Tombe Romane, a Rualis, su un appezzamento di circa 200 metri quadrati concesso in comodato d’uso al “Poiana” per 30 anni. Si tratta di un’area di facile accessibilità, dotata di parcheggi, e sorge nell’ambito del parco urbano della frazione». L’impianto sarà fornito di erogatore pubblico elettronico che, grazie a sistemi temporizzati, eviterà gli sprechi.
I tempi
Si stima che la realizzazione della «Casa», i cui lavori di costruzione sono in corso già da diverse settimane, venga terminata tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Per la sua costruzione saranno impiegati materiali tecnicamente avanzati e particolarmente resistenti agli agenti atmosferici per realizzare un impianto che ha un duplice obiettivo: far risparmiare i cittadini e salvaguardare l’ambiente, per il bene della collettività.
Diventerà anche luogo di aggregazione
«Come sta accadendo già in altri paesi del Friuli – osserva Cantarutti – la “Casa dell’acqua” diventerà anche punto di aggregazione e socializzazione, elemento del nuovo paesaggio urbano di Rualis; un luogo, insomma, che favorirà pure la diffusione della comunicazione tra Comune e cittadini, esempio concreto di promozione di comportamenti sostenibili dal punto di vista ambientale.
«L’acqua erogata dalla “Casa” sarà filtrata, raffreddata e addizionata di anidride carbonica. Tutti potranno godere di un prodotto depurato a costi ridotti, in totale sicurezza. Prelevando l’acqua dalla “Casa”, infine, si abbatterà il numero di bottiglie in plastica prodotte, evitando di realizzare, e quindi poi smaltire, tonnellate di Pet. Di conseguenza si risparmieranno petrolio e acqua».
L’iniziativa arriva nel centenario della fondazione dell’Acquedotto Poiana. Su indicazione dei Comuni soci della Spa sono state realizzate già due «Case», una a Remanzacco, una a Pradamano; di prossima realizzazione altre dieci nei Municipi soci, tra cui Cividale.
(Fonte Comune Cividale del Friuli)