Continua una polemica sciatta e poco scientifica su una questione di fondamentale importanza per il nostro futuro: l’energia. Si auspicavano dati e formule e quando pareva tutto avviato ecco che il dibattito prende la strada delle regole politiche: si prende solo quello che fa comodo
A fronte degli sviluppi teorici impressi da Giuliano Preparata a fine secolo scorso (di cui parleremo il 14 dicembre a 13 anni dalla sua ultima conferenza alla Sapienza, che riletta sembra scritta proprio adesso per il dibattito in corso sui fenomeni nucleari più o meno collettivi e coerenti), e negli ultimi anni da Widom, Srivastava e Larsen (WSL), finalmente si è aperto un grande dibattito teorico con l’intervento di Maiani Ruocco e altri che hanno analizzato i lavori di WSL trovando a loro parere degli errori.
La loro posizione è stata ripresa da diversi giornali su internet tra cui Wired che è stato rilanciato da Galileo, Query, Focus, Green Style ecc.
Dopo le bacchettate e le sottolineature di Antonello Polosa a nome dei sei fisici italiani, Green Style aveva invocato una risposta da parte di Widom e coll che è puntualmente arrivata sullo stesso ArXiv, ma stranamente nessuno dei giornali che ha dato ampio spazio a Polosa Maiani e colleghi, ha ancora riferito niente sulla risposta di Widom Srivastava e Larsen [del 17/10/12], e neanche gli stessi autori hanno replicato alla replica, benché la notizia del lavoro di WSL circoli su «Villaggio Globale», «22 PASSI», «Affari Italiani» e non sarà sfuggita agli attenti redattori delle riviste che avevano pur invocato una risposta.
Anzi si continua da qualche parte ad usare l’autorevole articolo di Maiani Ruocco ecc. per confermare la tesi che la FF/LENR sia infondata e irrealizzabile scrivono su «Queri on line»:
– La teoria di Widom-Larsen, studiata in Italia da Yogendra Srivastava, è un tentativo di spiegare le mai dimostrate Reazioni Nucleari a Bassa Energia. Adesso alcuni fisici, tra i quali il Direttore del Dipartimento di Fisica della «Sapienza» Giancarlo Ruocco e Luciano Maiani, che è stato direttore generale del Cern, presidente dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare e del Cnr, avrebbero trovato un errore nei calcoli: ne parla Peppe Liberti su Quantum Beat. Il preprint dell’articolo, che è stato inviato per la pubblicazione a European Physical Journal C, è sul database online ArXiv.
Nella stessa nota «Query Online»riferisce anche come
– Alcuni illustri fisici italiani, tra cui il presidente dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni e quello dell’Istituto nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami, hanno stigmatizzato con un articolo sul supplemento culturale del «Sole 24Ore» del 21 ottobre la condotta di Alberto Carpinteri, professore di Scienza delle Costruzioni al Politecnico di Torino e presidente dell’Istituto nazionale di Metrologia. Carpinteri afferma di aver osservato neutroni prodotti da «reazioni piezonucleari» (una particolare varietà di «reazioni nucleari a bassa energia») in particolari rocce sottoposte a intensa pressione. Sostiene anche che queste reazioni possano essere usate per produrre energia e spiegare, tra molte altre cose, anche il risultato della radiodatazione della Sindone. Peccato che la stragrande maggioranza della comunità scientifica neghi l’esistenza di simili reazioni, che sembrino esserci problemi nelle misure dei neutroni e che Carpinteri usi toni e modi poco adatti al dibattito scientifico. Il testo completo dell’articolo è riportato nel blog di Sylvie Coyaud.
Confessiamo che abbiamo difficoltà a capire che si vuole dire quando si scrive:
Peccato che la stragrande maggioranza della comunità scientifica neghi l’esistenza di simili reazioni, che sembrino esserci problemi nelle misure dei neutroni e che Carpinteri usi toni e modi poco adatti al dibattito scientifico
Abbiamo appena finito di leggere un articolo di «Discovery Magazzine» dove nelle conclusioni si legge:
But if LENRs could be proved and tamed-a very big if-the effect could be transformative. Dennis Bushnell, chief scientist at NASA Langley, wrote in an online article that LENRs could potentially satisfy the world’s energy needs at a quarter the cost of coal. Zawodny adds to that enthusiasm in an accompanying video. “If we were to have such a thing”, he says, “it would be the sort of technology that would fuel our future growth and expansion and have the ability to raise the standard of living of the entire world”.
Viene da domandare agli autorevoli colleghi se quelli della Nasa appartengono alla gran parte della Comunità Scientifica o se anche la Nasa è entrata nel circolo degli eretici della scienza.
Scherzi a parte, sarebbe utile più serenità e un ritorno alla dialettica scientifica che ricerchi nuove sintesi e ci dia nuove soluzioni che funzionano per gestire le crisi moderne.
La Comunità scientifica sarà giudicata anche da questo oltre che dai sapienti e raffinati calcoli fisico matematici di cui abbiamo avuto mostra in questo Ottobre caldo e di cui ringraziamo tutti quelli che si sono cimentati con lo sviluppo teorico della FF/LENR.
Il confronto continua e sarebbe auspicabile un clima dialettico sereno e amicale. Non è in gioco nessun primato, ma solo lo sviluppo della conoscenza che a Terra e in Cielo anche negli spazi siderali è indispensabile per andare avanti verso future conquiste.
Infine un augurio e particolari congratulazioni all’infaticabile Gianni Degli Antoni che è stato nominato dal ministro Francesco Profumo Professore Emerito dell’Università di Milano. Infatti grazie al prof. Gianni Degli Antoni che in Italia si sta realizzando dopo la rivoluzione di Internet anche quella della Fusione Fredda/LENR.