Clini: l’Ilva pezzo importante dell’economia verde

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foto Vincenzo De Palmis
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«Io mi aspetto che l’Ilva raccolga questa sfida e che investa perché questo è anche un modo di crescere; se l’azienda s’illude di poter continuare a produrre senza aggiornare le tecnologie sbaglia, se altri sperano di poter impedire all’Ilva d’investire in nuove tecnologie sbagliano pure»

«Si può fare di più, ma intanto già si fa». Così il ministro per l’Ambiente, per la Tutela del Territorio e del Mare Corrado Clini ha commentato a margine dell’inaugurazione stamane a Rimini fiera di Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente edizione 2012.

Tanti sono stati i temi trattati dal ministro Clini durante la prima sessione dei primi Stati generali dell’Ambiente; al centro del dibattito ci sarà il confronto tra «i ministri dello sviluppo sostenibile Corrado Passera e Corrado Clini – ha affermato con un pizzico d’ironia il ministro dell’Ambiente – con le parti sociali e tra queste quello più atteso sarà il confronto con le imprese green più avanzate». Quindi tutti dallo stesso lato del tavolo per parlare delle necessarie misure che in futuro dovranno essere assunte: in primis la semplificazione burocratica, che faciliterà gli investimenti nel settore green; l’approvazione del credito d’imposta, che agevolerà in ambito fiscale le imprese green che assumeranno nuove unità; i project bond, che favoriranno la realizzazione di infrastrutture necessarie alla crescita del Paese. «Inoltre – ha dichiarato il ministro Clini – stiamo lavorando ad un pacchetto di misure che prevederà la manutenzione del territorio».

Il ministro dello Sviluppo sostenibile Corrado Clini ha aggiunto «che le imprese italiane vanno sostenute affinché realizzino in Italia ciò che già fanno all’estero», poiché «la crescita o è verde o non è».

Durante la fase inaugurale non si è parlato soltanto di provvedimenti necessari a spingere la crescita, è stato inevitabile che si parlasse di alcune emergenze del Paese; tra queste il caso dell’inquinamento della città di Taranto e in particolare la riqualificazione delle tecnologie degli stabilimenti Ilva.

«L’Ilva – ha dichiarato Clini – ha ricevuto l’Aia il 27 ottobre (con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, N.d.R.), l’autorizzazione prevede che l’azienda adegui le tecnologie di produzione agli standard europei più avanzati, che entreranno in vigore nel 2016, ma noi li adottiamo da subito. Io mi aspetto che l’Ilva raccolga questa sfida e che investa perché questo è anche un modo di crescere; se l’azienda s’illude di poter continuare a produrre senza aggiornare le tecnologie sbaglia, se altri sperano di poter impedire all’Ilva d’investire in nuove tecnologie sbagliano pure».

Sull’Ilva il ministro ha ribadito che durante il percorso che l’azienda dovrà seguire per osservare l’Autorizzazione integrata ambientale il governo porrà particolare attenzione al rispetto dei dettami normativi, confidando che gli investimenti dell’Ilva saranno un pezzo importante della green economy italiana».

Vito Stano