Ecco la politica ambientale Ue fino al 2020

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Si tratta del programma di azione per l’ambiente destinato a orientare la politica ambientale. La Commissione avanza ora proposte intese a proteggere la natura, stimolare la crescita sostenibile, creare nuovi posti di lavoro e avviare l’Europa verso un futuro di prosperità e benessere, rispettando i limiti del nostro pianeta

La Commissione europea ha presentato una proposta di programma di azione per l’ambiente (Paa) destinato a orientare la politica ambientale dell’Ue fino al 2020. A breve tempo dalle raccomandazioni per la crescita a breve termine [cfr. IP/12/1274] che pongono l’accento sulla necessità di assicurare la crescita non solo oggi, ma anche domani, la Commissione avanza ora proposte intese a proteggere la natura, stimolare la crescita sostenibile, creare nuovi posti di lavoro e avviare l’Europa verso un futuro di prosperità e benessere, rispettando i limiti del nostro pianeta.
La responsabilità di realizzare gli obiettivi del programma è condivisa tra l’Ue e gli Stati membri. Tra le misure concrete da porre in essere si annoverano l’eliminazione graduale delle sovvenzioni dannose per l’ambiente, lo spostamento dalla tassazione del lavoro alla tassazione dell’inquinamento, la conclusione di partenariati tra Stati membri e Commissione per l’attuazione della normativa ambientale dell’Ue, nonché la messa a punto di un sistema di tracciabilità delle spese relative all’ambiente nel bilancio Ue.
Il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato: «Il nuovo programma di azione traccia la strada che porterà l’Europa a divenire un luogo in cui la gente potrà vivere in un ambiente naturale sano e sicuro, il progresso economico andrà di pari passo con un’economia verde e sostenibile e la resilienza ecologica sarà un fatto acquisito».
La Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha affermato: «Non possiamo aspettare che sia passata la crisi economica per affrontare le crisi delle risorse, dell’ambiente e del clima. Dobbiamo affrontarle tutte contemporaneamente e quindi integrare le considerazioni ambientali e climatiche nelle nostre politiche. Questa strategia conferisce a politici e imprese la visione di lungo periodo di cui abbiamo tanto bisogno per fare il passo verso una società sostenibile, a basse emissioni di carbonio in Europa».

Il programma di azione

La politica ambientale dell’Ue può recare tre contributi fondamentali e sinergici relativi a varie questioni ambientali ad essi connesse:

– favorire la resilienza del capitale naturale dell’Europa alle pressioni e ai cambiamenti:
  – Pressione sugli ecosistemi (da inquinamento atmosferico, eutrofizzazione)
  – Stato di conservazione (salvaguardia degli habitat e delle specie più importanti dell’Ue)
  – Biodiversità (specie e habitat terrestri e marini)
  – Degrado del suolo (erosione)
  – Qualità delle acque (stato ecologico e chimico)
  – Inquinamento idrico (da fonti puntuali e qualità delle acque di balneazione)

– far sì che l’economia europea sia altamente efficiente nell’uso delle risorse e a basse emissioni di carbonio:
  – Variazione della temperatura media mondiale
  – Emissioni di gas a effetto serra
  – Efficienza energetica
  – Fonti energetiche rinnovabili
  – Dissociazione della crescita economica dall’utilizzo delle risorse
  – Produzione di rifiuti
  – Gestione dei rifiuti (riciclaggio)
  – Stress idrico (sfruttamento delle risorse idriche)

– garantire che la salute e il benessere dei cittadini europei continuino a beneficiare di elevati standard di protezione ambientale:
  – Inquinamento atmosferico transfrontaliero (NOx, NMVOC, SO2, NH3, particelle primarie)
  – Qualità dell’aria nelle zone urbane (particolato e ozono)
  – Sostanze chimiche.

Il nuovo programma di azione per l’ambiente tende a intensificare gli sforzi per conseguire questi obiettivi tematici essenziali entro il 2020, improntandosi nel contempo a una visione di lungo periodo dell’ambiente all’orizzonte 2050.
Il programma stabilisce un quadro di sostegno per il conseguimento di tali obiettivi, promuovendo, tra le altre cose, una migliore attuazione della normativa ambientale dell’Ue, l’ampliamento e l’aggiornamento delle conoscenze scientifiche, gli investimenti necessari per supportare la politica in materia di ambiente e cambiamenti climatici, nonché un più efficace recepimento delle considerazioni e delle esigenze ambientali nelle altre politiche europee.
Il programma mira altresì a intensificare l’impegno per rendere le città europee più sostenibili e per accrescere la capacità dell’Ue di affrontare le sfide climatiche e ambientali a livello regionale e mondiale.
La proposta della Commissione sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Una volta approvato, il nuovo Paa diventerà un atto legislativo dell’Unione europea.
Il programma proposto, il settimo della serie, fa tesoro dei sostanziali risultati di quarant’anni di politica ambientale dell’Ue e si ricollega ad alcune recenti iniziative strategiche in campo ambientale, tra cui la Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, la Strategia dell’Ue sulla biodiversità fino al 2020 e la Tabella di marcia verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Esso dovrebbe segnare l’adesione delle istituzioni dell’Ue, degli Stati membri, delle amministrazioni regionali e locali e di altri portatori d’interesse ad un’agenda comune per l’azione in materia di politica ambientale fino al 2020.
I programmi di azione per l’ambiente hanno orientato lo sviluppo della politica ambientale dell’Ue fin dai primi anni 1970. Il Sesto programma di azione dell’Ue per l’ambiente ha coperto il periodo 2002-2012.
Nell’attuale situazione di crisi economica con cui sono alle prese molti Stati membri dell’Ue, la necessità di riforme strutturali che ne consegue offre all’Unione nuove opportunità per dirigersi in breve tempo verso un modello di società più sostenibile. Il nuovo programma di azione per l’ambiente indica la strada per cogliere appieno tali opportunità.

In Toscana

Anche in Toscana è in corso la predisposizione del documento di pianificazione ambientale, infatti sono in corso le consultazioni pubbliche (che si concluderanno a fine dicembre) per la definizione del Piano ambientale ed energetico regionale (Paer). 
In attuazione del Programma regionale di sviluppo 2012-2015, il Piano ambientale ed energetico regionale presenta, quale importante elemento di novità, la confluenza al proprio interno del Piano di indirizzo energetico regionale (Pier) e del Programma regionale per le Aree Protette. Ciò consentirà di governare pienamente la complessità degli effetti ambientali che scaturiscono dalle dinamiche della società toscana, superando la visione settoriale; e di accorpare, razionalizzare e snellire gli strumenti di programmazione ambientale insieme ai tempi di costruzione delle politiche.
Il Paer si struttura in 4 Obiettivi Generali, che richiamano le quattro Aree di Azione Prioritaria del VI Programma di Azione dell’Unione europea. L’obiettivo generale costituisce la cornice entro cui sono inseriti gli obiettivi specifici; accanto ai quali si inseriscono le azioni di sviluppo trasversale che, per loro natura, pongono l’accento sul valore aggiunto dell’integrazione e che quindi non sono inseriti all’interno di una unica matrice ambientale.
I 4 Obiettivi generali sono:
– contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’efficienza energetica e le energie rinnovabili
– tutelare e valorizzare le risorse territoriali, la natura e la biodiversità
– promuovere l’integrazione tra ambiente, salute e qualità della vita
– promuovere un uso sostenibile delle risorse naturali.