Il Piano di azioni per la tutela della qualità dell’aria nei Comuni di Viggiano e Grumento Nova si inserisce nella strategia attivata dalla Regione per ottenere dall’industria del petrolio i massimi standard di attenzione ambientale.
Tra i punti chiave, la riduzione dei valori di emissione dell’inquinante biossido di zolfo al di sotto dei limiti normativi, che è stata già prevista dall’aggiornamento dell’Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata nel maggio del 2011 all’Eni.
Inoltre, l’applicazione di nuove tecnologie consentirà di ridurre ulteriormente i livelli emissivi.
Confrontando le emissioni annue autorizzate per il Centro Olio Val d’Agri con altri impianti quali la Raffineria Eni di Taranto, si evince che il Cova emette circa 20 volte meno, 156 tonnellate/anno contro oltre 3000. L’Eni di Taranto non è né il solo né il più grande stabilimento che effettua emissioni in atmosfera, cosa che, invece, è il Cova a Viggiano.
Un altro punto importante è l’innovazione delle tecnologie e delle modalità di controllo ambientale, realizzati con avanzati sistemi di rilevazione per effettuare il monitoraggio del rumore all’esterno del Centro Olio, e presto delle emissioni odorigene, dello stato degli ecosistemi, nonché la raccolta di dati sulla sismicità naturale e/o indotta nell’area del giacimento petrolifero
Si sta sviluppando anche il sistema di comunicazione e informazione ambientale attraverso l’attività dell’Osservatorio ambientale Val d’Agri, il Catalogo ambientale con lo Iefe Bocconi e gli studi epidemiologici che saranno condotti in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità.