Una settimana con rapidi cambiamenti

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foto di Angelo Perrini
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Tempo in rapido cambiamento prima con qualche nube di troppo sul versante adriatico con piogge maggiormente concentrate sul basso versante adriatico e sulla Calabria ionica e poi lentamente su tutte le altre regioni

Analisi sulla settimana appena trascorsa. Una settimana alquanto tranquilla, con temperature sotto lo zero al mattino presto al nord e su parte del centro e temperature in rialzo durante la giornata. Qualche nevicata sui rilievi delle Alpi e dell’Appennino, qualche pioggia leggera al centro e al sud, ma tanta nebbia lungo le valli e le pianure del centro nord. I mari da poco mossi a localmente mossi. Una settimana discreta dove il temuto freddo polare, tanto paventato dieci giorni fa, per fortuna non si è visto. Vediamo ora come si comporterà la settimana entrante.

Le previsioni

Tempo in rapido cambiamento prima con qualche nube di troppo sul versante adriatico con piogge maggiormente concentrate sul basso versante adriatico e sulla Calabria ionica e poi lentamente su tutte le altre regioni.
Nevicate sull’Aspromonte, qualche fiocco di neve anche in Sicilia sull’Etna, sui monti Nebrodi e sulle Madonie. La nebbia continuerà a creare disagi alla circolazione sulla Valpadana e nelle valli interne della Toscana, Umbria e Lazio. A partire già da martedì piogge anche sul basso Piemonte, Liguria e Toscana. Da giovedì possibile entrata nel Mediterraneo di una vasta perturbazione atlantica che porterà altre piogge e nevicate tra la Liguria e l’Appennino settentrionale. Nevicate in Sardegna sul Gennargentu a partire da 700 metri. Tra la sera di giovedì e tutto venerdì deciso peggioramento del tempo con piogge anche intense su parte del centro e delle regioni meridionali versante tirrenico. Venti da nord faranno abbassare la temperatura su tutte le regioni italiane. Tra venerdì e sabato si teme l’arrivo di aria gelida polare, la bora inizierà a tirare già da giovedì sera. Il prossimo week end sarà molto freddo, alcuni meteorologi l’anno battezzato come «il tempo dell’orso siberiano».