Clima – La mappa di 133 anni di caldo

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Secondo gli scienziati Nasa del Goddard Institute for Space Studies (Giss) di New York, la temperatura media nel 2012 era di circa 58,3 gradi Fahrenheit (14,6 gradi Celsius), che è di 1,0 F (0,6 C) più caldo della metà del 20° secolo. La temperatura media globale è aumentata di circa 1,4 gradi Fahrenheit (0,8 C) dal 1880, secondo la nuova analisi

Ormai da anni si susseguono le segnalazioni dell’aumento del calore sul pianeta, con fenomeni estremi che portano, a seconda delle latitudini e delle stagioni, impennate di calore o di freddo, piogge e tempeste di vento.
Ora la Nasa, come fece l’anno scorso, ha lanciato un video (visibile nel nostro canale Multimedia) in cui sintetizzano quest’andamento in 133 anni di misurazioni.
Gli scienziati della Nasa dicono che il 2012 è stato il nono anno più caldo dal 1880. Con l’eccezione del 1998, i nove anni più caldi in 132 anni di record si sono verificati a partire dal 2000, con 2010 e 2005 anni redord.

Secondo gli scienziati Nasa del Goddard Institute for Space Studies (Giss) di New York, la temperatura media nel 2012 era di circa 58,3 gradi Fahrenheit (14,6 gradi Celsius), che è di 1,0 F (0,6 C) più caldo della metà del 20° secolo. La temperatura media globale è aumentata di circa 1,4 gradi Fahrenheit (0,8 C) dal 1880, secondo la nuova analisi.

Pur con le oscillazioni dei modelli matematici, sono è fuori dubbio il continuo aumento della temperatura dovuto ai crescenti livelli di gas serra nell’atmosfera terrestre che noi immettiamo.
Il climatologo Gavin Schmidt ha detto che «il pianeta si sta riscaldando. La ragione è perché immettiamo crescenti quantità di anidride carbonica in atmosfera».

Il livello di anidride carbonica nell’atmosfera era di circa 285 parti per milione nel 1880. Nel 1960, la concentrazione atmosferica di biossido di carbonio, misurata dal Noaa Mauna Loa Observatory, era di circa 315 parti per milione. Oggi la misura è superiore a 390 parti per milione.

Questi sono dati, agli scienziati le analisi più puntuale ed ai politici una decisione operativa riguardo ad agricoltura, abitazioni, dissesti idrogeologici, erosione… Sono anni che l’Italia, pur sollecitata, non brilla in iniziative. Togliere l’Imu e abbassare le tasse serve certamente ma farebbe piacere sentir parlare anche di qualità della vita. Noi non siamo solo cittadini–consumatori.