App sarà contro la deforestazione

844
Tempo di lettura: 3 minuti

Una vittoria ottenuta grazie ai recenti negoziati di Greenpeace e dopo un decennio di pressioni dell’opinione pubblica. L’Azienda ha pubblicato una nuova «Politica di Conservazione forestale» che, se attuata, metterebbe fine alla lunga e controversa storia ambientale dell’azienda

Il colosso cartario App (Asia Pulp & Paper) annuncia oggi il proprio impegno contro la deforestazione a tutela delle ultime foreste pluviali indonesiane. Una vittoria ottenuta grazie ai recenti negoziati di Greenpeace e dopo un decennio di pressioni dell’opinione pubblica.

Tra i maggiori produttori mondiali di carta e packaging, App ha pubblicato una nuova «Politica di Conservazione forestale» che, se attuata, metterebbe fine alla lunga e controversa storia ambientale dell’azienda.

«Ci congratuliamo con App per l’impegno preso ma non dimentichiamo che ciò che conta veramente sono le foreste e, in tal senso, continueremo a monitorare da vicino i progressi dell’azienda – afferma Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia -. Se App applicherà sul serio le nuove politiche proposte, sancirà un cambiamento epocale per il futuro delle foreste indonesiane».

Le foreste pluviali dell’Indonesia sono un habitat vitale per specie in via di estinzione come la tigre di Sumatra e rappresentano l’unica casa per migliaia di comunità indigene. Secondo il governo indonesiano la produzione di cellulosa, carta e olio di palma rientra tra le principali cause della deforestazione in Indonesia.

L’impegno di App è il risultato di anni di pressione da parte delle organizzazioni indonesiane e internazionali che ne hanno sfidato il monopolio sulle foreste, le specie che le abitano e le aree reclamate dalle comunità locali. In questi anni Greenpeace ha portato avanti una campagna di indagine sulle pratiche illegali di Asia Pulp & Paper denunciando i marchi direttamente e indirettamente coinvolti, colpevoli dell’uso di cellulosa APP per la carta e il packaging.

Numerosi marchi globali hanno sospeso ogni rapporto commerciale con App eliminando la deforestazione dalle loro filiere produttive, grazie alle pressioni dell’opinione pubblica e di Greenpeace. Più di 100 aziende si sono mosse, tra queste Adidas, Kraft, Mattel, Hasbro, Nestlé, Carrefour, Staples e Unilever. In Italia, grazie alla campagna «salvaforeste» rivolta al mondo dell’editoria, il 65 per cento circa del mercato editoriale italiano, si è dotato di politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero.

L’impegno di App giunge in un momento cruciale per le foreste indonesiane: i due anni di moratoria sulla deforestazione decretati dal presidente Yudhoyono nel 2011, infatti, scadranno a maggio di quest’anno.

«Chiediamo al governo indonesiano di sfruttare l’impegno di App per rafforzare ed estendere la moratoria sulla deforestazione, a partire dalla revisione di tutte le concessioni forestali esistenti. Rafforzando le leggi forestali, il governo aiuterà multinazionali come App ad attuare politiche di conservazione. Solo con un’azione congiunta da parte del governo, dell’industria e della società civile indonesiana potremo finalmente porre fine all’estinzione delle ultime tigri di Sumatra», conclude Campione.

App, parte del gruppo Sinar Mas, è uno dei due produttori mondiali di cellulosa e carta in Indonesia che si è rifornita di fibre provenienti dalla foresta pluviale per i suoi prodotti, utilizzati dai marchi domestici di tutto il mondo. Greenpeace ha oggi scritto al Ceo di April (Asia Pacific Resources International), il secondo più grande produttore di cellulosa e carta dell’Indonesia, per chiedere quando la sua azienda prevede di assumere un impegno simile per mettere la parola fine al crimine della deforestazione.

Il riscontro al gradimento di Greenpeace è stato immediato. «Asia Pulp & Paper – si legge in una breve nota – è lieta del riscontro positivo destato in alcuni membri della comunità delle Ong dalla nostra decisione di fermare immediatamente l’abbattimento delle foreste naturali in Indonesia. Sappiamo che c’è ancora molto da fare e che ci vorrà del tempo per convincere alcuni scettici che le cose sono cambiate. Da qui in poi, App continuerà a cercare e mantenere un dialogo attivo e trasparente con Greenpeace e altri importanti portatori di interesse nella comunità delle Ong».