l 59% degli italiani è attratto dalla natura incontaminata nella scelta delle proprie mete turistiche ed il 68% ha visitato un parco nazionale o regionale. Il pubblico italiano è anche più attento alla sostenibilità del viaggio in tutti gli aspetti, dai mezzi di trasporto per arrivare, all’attenzione all’ambiente da parte delle strutture di accoglienza, alla qualità dei prodotti del territorio. Ben più della maggioranza giudica che l’attenzione all’ambiente sia occasione di crescita e che la sensibilità per il turismo sostenibile aumenterà nei prossimi dieci anni
Primo ad essere stato istituito in Italia, il Parco Nazionale Gran Paradiso aggiunge un altro primato al proprio curriculum, 90 anni dopo la nascita infatti, è risultato essere il più conosciuto della nostra penisola.
È questo il risultato del 3° rapporto «Italiani, turismo sostenibile e ecoturismo», presentato a Milano dalla Fondazione Univerde, in occasione della Bit; il sondaggio è stato effettuato da Ipr Marketing, nota società di sondaggi e ricerche. Per la prima volta la ricerca ha ricompreso una sezione dedicata alle aree protette italiane, tra cui appunto il Gran Paradiso, che si è classificato al primo posto, seguito da Stelvio e Cinque Terre alla domanda su quale fosse il parco nazionale più conosciuto.
Interessanti anche gli altri dati emersi dal rapporto, per cui il 59% degli italiani è attratto dalla natura incontaminata nella scelta delle proprie mete turistiche ed il 68% ha visitato un parco nazionale o regionale.
Il pubblico italiano è anche più attento alla sostenibilità del viaggio in tutti gli aspetti, dai mezzi di trasporto per arrivare, all’attenzione all’ambiente da parte delle strutture di accoglienza, alla qualità dei prodotti del territorio. Ben più della maggioranza giudica che l’attenzione all’ambiente sia occasione di crescita e che la sensibilità per il turismo sostenibile aumenterà nei prossimi dieci anni.
Italo Cerise, Presidente del Parco, commenta così la notizia: «È sicuramente motivo di orgoglio essere annoverati come il Parco più conosciuto in Italia, ma riteniamo questo non sia un punto d’arrivo, quanto di partenza. È necessario lavorare in sinergia con gli enti locali per migliorare le possibilità di arrivo nel Parco, in via sempre più sostenibile, e collaborare con le strutture e gli operatori del territorio affinché l’offerta a disposizione dei turisti sia in linea con le loro richieste di qualità ed eco-compatibilità».