Cosmetici – Scatta il divieto di test su animali

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Il divieto di esteso anche alle sostanze usate per confezionare creme, shampoo, profumi e altro. Enpa: «Ma la nostra battaglia non finisce qui perché ogni anno milioni di animali continuano ad essere sacrificati per altri tipi di esperimenti, anche medici, in nome di un modello che non è mai stato validato scientificamente»

Lunedì scatta nell’Unione europea il divieto di test cosmetici sugli animali, esteso anche alle sostanze usate per confezionare creme, shampoo, profumi e altro. In altri termini, a partire dall’11 marzo dovranno essere rigorosamente «cruelty free» non soltanto i prodotti finiti ma anche le materie prime, sviluppate in Europa o importate, che vengono utilizzate per realizzarli.

«Indubbiamente, la messa al bando dei test sugli animali nel settore cosmetico rappresenta una svolta epocale, un importante passo avanti, che permetterà di salvare la vita a centinaia di migliaia di esseri senzienti. Ma la nostra battaglia non finisce qui perché ogni anno milioni di animali continuano ad essere sacrificati per altri tipi di esperimenti, anche medici, in nome di un modello che – lo ricordo – non è mai stato validato scientificamente», commenta il direttore scientifico dell’Enpa, che prosegue: «E che non può essere assolutamente applicabile all’uomo, come dimostrano sia i numerosi ricercatori che ne hanno contestato le fondamenta, sia le migliaia di persone che hanno perso e continuano a perdere la vita a causa degli effetti collaterali dei farmaci».

Farmaci che paradossalmente avrebbero dovuto essere sicuri proprio perché testati sugli animali. «Dire no alla sperimentazione significa dunque non solo salvare la vita di milioni di esseri viventi – aggiunge Ferri – ma favorire il vero progresso della scienza medica attraverso la ricerca di terapie veramente efficaci per la salute dei pazienti».