Il 23 aprile si svolgerà Coherence2013. Sarà un’occasione per discutere sui grandi temi dei campi elettromagnetici e della memoria dell’acqua: da Tesla a Bohm/Aranov, da Benveniste a Preparata: sviluppi biofisici e tecnologici. In gioco la comprensione delle interazioni elettromagnetiche forti e deboli che potrebbero aprire la via a nuove soluzioni in molte aree critiche del nostro tempo
Un Secolo di rivoluzioni e di sconvolgimenti quello del Novecento, con una grande rivoluzione industriale ed è opportuno ricordare, un salto di qualità globale e di quantità della vita su cui meditare nei momenti di crisi che a vari livelli colpisce i sistemi individuali, sociali e ambientali.
Una rivoluzione quella del Novecento che ci ha regalato 40 anni di vita media in più, tante libertà impensate e impensabili, una grande ricchezza da cui poter ri-partire per andare oltre mettendo mano agli effetti avversi dello sviluppo che non sono solo tipici delle reazioni avverse ai farmaci ma che hanno caratterizzato altresì molti aspetti del nostro recente sviluppo industriale e sociale. Prendendo vieppiù consapevolezza dei side-effects dell’attuale modello di sviluppo stiamo imparando a ridurne l’impatto ed eliminarne gli effetti convinti e motivati come siamo di poter correggere il tiro per avanzare rapidamente lungo il cammino di quel modello di sviluppo compatibile di cui ci parlerà nei saluti del prossimo Coherence il prof. Gianni Mattioli del Comitato di Presidenza del Dess dell’Unesco.
Da Einstein a Fermi, da Freud a Eccles, ecc. la Scienza ha fatto progredire la nostra capacità di intervenire sulla Natura e sull’Uomo, ma molte pagine del Libro della Natura restano inesplorate, dall’energia oscura ai segreti della mente e della vita in generale e nuove sfide ci attendono, oltre il consolidato dei grandi Trattati, che rischiano di essere scambiati per Sacri Trattati, da difendere con tutti i mezzi in battaglie senza esclusioni di colpi che impoveriscono il clima scientifico con relativo precipizio del Paese e delle sue Università nei fondi delle classifiche .
Su questi paradossi abbiamo invitato Cesare Salvaggio, bocconiano degli anni 60 che si è appassionato nell’implementare Strategie di governance sostenibili che gli stessi committenti (imprese leader e organismi istituzionali) hanno dichiarato innovative e risolutive nel superare le gravi e pesanti sfide poste sul tappeto dai complessi processi decisori di questi ultimi decenni: la creazione e selezione della Classe dirigente all’altezza di compiti che non avevano precedenti. Data la sua esperienza gli abbiamo chiesto una riflessione che ci permettesse di capire alcune lezioni utili come comprendere: a) le ragioni che hanno impedito a un grande passato, come quello italiano del dopo-guerra, di proseguire la sua ascesa; b) le cause che l’hanno messa sul piano inclinato dove stiamo rischiando nettamente di soffocare il futuro non solo nelle aziende e nelle organizzazioni sociali, ma anche nel mondo scientifico che dovrebbe essere l’empireo dell’innovazione, e che, invece, sta rischiando, da troppo tempo, di auto-limitare il suo gioco a quello del fortino dello status quo.
Un mondo scientifico nel fortino che fa poca attività innovativa e spende le migliori energie a difendere l’auto-perpetuazione (o se preferisci la perpetuazione di se stessa, per belligerare contro Fleischmann e Pons; contro Benveniste e da ultimo contro Carpinteri, trasformati da numeri Uno della scienza, a trota qualsiasi, da «sapienti» campagne di lotta e di stampa su cui sarebbe utile una riflessioni dentro la Comunità scientifica che in qualche modo è iniziata con il dibattito in corso tra Adriano Orefice e Silvano Fuso sulla Falsa Scienza ripreso da «Villaggio Globale».
Così mentre le nuove tecnologie emergenti dalle teorie si consolidano nei prototipi e in alcuni casi nei mercati con i suoi protagonisti di primo piano come Ubaldo Mastromatteo (oltre 50 brevetti in Stm) impegnato nello sviluppo di nuove applicazioni microelettroniche ai biosensori per la diagnostica (oltre che nello sprint finale per le tecnologie della fusione fredda), mentre si diffondono le ricerche teoriche e le applicazioni in vari settori del potenziale magnetico (dalla sua genesi alla sua utilizzazione nei vari ambiti spesso con la presenza di tecnologie mature), forse è tempo di ridurre la conflittualità e confrontarsi nel merito delle teorie degli esperimenti e per fortuna oramai anche delle macchine frutto di questi sviluppi.
Continuare a inalberare vessilli di guerra per la «purezza» della scienza mentre si sprofonda impotenti davanti alla più grande crisi del dopoguerra, è imbarazzante e pericoloso per il Paese e per gli stessi «pasdaran» della scienza che a breve potrebbero trovarsi come a Reggio Calabria con la spazzatura in mezzo alle strade mancando i soldi per raccoglierla.
Con Silvano Fuso abbiamo concordato nuove occasioni per verifiche teoriche sperimentali e in particolare strumentali degli sviluppi contestati in uno spirito di verità, che è essenziale per la vita della comunità scientifica. Qualcosa del genere si è letto anche nel dibattito tra Widom Srivastava e Maiani Ruocco e colleghi sulla Fusione Fredda/Lenr anche se si attende la replica alla risposta di Widom e coll a Maiani e coll.
Anche per il Piezonucleare dove patacche e bufale a parte ci sono sviluppi sperimentali e anche teorici ben pubblicati sul «Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics» che attendono anche lì qualche commento oltre le chiacchiere bufalistiche che sono trite e non all’altezza del valore scientifico degli stessi Mille che potrebbero esprimere di più nel merito oltre ai manifesti contro gli studi inutili.
Il 23 aprile ospiti dell’Anua, a Coherence2013 alla Casa dell’Aviatore sarà un’occasione per discutere in un clima nuovo sui grandi temi dei campi elettromagnetici e della memoria dell’acqua. Da Tesla a Bohm/Aranov, da Benveniste a Preparata: sviluppi biofisici e tecnologici. In gioco la comprensione delle interazioni elettromagnetiche forti e deboli che potrebbero aprire la via a nuove soluzioni in molte aree critiche del nostro tempo.