È l’unico centro europeo abilitato al trattamento di questa malattia dovuta ad una vera e propria intolleranza ai moderni dispositivi tecnologici di uso ormai domestico come il frigo, la televisione, il cellulare e molto altro ancora. La battaglia vinta contro la Asl da una donna sarda. Si stima che in Italia siano quasi mezzo milione gli italiani intolleranti e che circa l’otto per cento dei casi riguardi bambini
Ad una donna sarda di 49 anni è stata diagnosticata la Mcs, ossia la sensibilità chimica multipla: una vera e propria patologia con tanto di cura farmacologica.
Peccato che la terapia sia possibile soltanto all’estero, a Londra precisamente: per adesso l’unico centro europeo abilitato al trattamento di questa malattia dovuta ad una vera e propria intolleranza ai campi magnetici dei moderni dispositivi tecnologici di uso ormai domestico come il frigo, la televisione, il cellulare e molto altro ancora.
La paziente in questione si è fatta seguire dal professor Giuseppe Genovesi, immunologo e allergologo del policlinico Umberto I di Roma.
La donna ha vinto una battaglia non solo contro la malattia, ma anche contro l’Asl, ottenendo il pagamento anticipato delle spese mediche per le cure della patologia nella capitale del Regno Unito e dell’Inghilterra.
La Mcs è una disfunzione insidiosa, dalla quale è davvero difficile difendersi: normalmente si vive in città, regno indisturbato dell’inquinamento elettromagnetico e chimico.
I sintomi della malattia sono svenimenti, nausea, cefalee di forte intensità, eruzioni cutanee, disturbi respiratori, tosse persistente.
Si stima che in Italia siano quasi mezzo milione gli italiani intolleranti a Tv e telefonini e che circa l’otto per cento dei casi riguardi bambini.
Insomma, nessuna fascia di età protetta: la Mcs è un rischio per tutti.
Una società come la nostra, totalmente asservita alle regole della tecnologia moderna, è la prima complice di disturbi fisici e psicosomatici di questo genere.
Tutti questi elettrodomestici dovrebbero facilitare il nostro quotidiano, ma sembrerebbe che l’uomo abbia superato la soglia di sopportazione: il nostro corpo, così, sta sperimentando il primo, vero rigetto nei confronti del materiale elettromagnetico.
Una malattia dalla sintomatologia difficilmente inquadrabile: ed è per questo motivo che molti di noi forse ne soffrono, senza nemmeno saperlo.
Quindi, per la cura a Londra; per la prevenzione… da nessuna parte.