L’acqua come «museo temporaneo diffuso»

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I «waterscape» 
di Margherita di Savoia, le saline più grandi d'Europa
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Intramoenia Extra Art/Watershed, giunto al termine dopo un anno di intensa attività in rete tra Puglia, Belgio, Paesi Bassi e Svezia. L’evento ha eletto l’acqua come leitmotiv e su questo elemento fluido e avvolgente ha costruito un vero e proprio «museo», accampandosi nei monumenti, nel paesaggio e negli spazi urbani, grazie all’azione intrecciata di artisti che si sono ritrovati ad operare in rete tra l’Italia e il Nord Europa

Si è chiuso a Bruxelles, da dove aveva preso le mosse, Intramoenia Extra Art/Watershed, giunto al termine dopo un anno di intensa attività in rete tra Puglia, Belgio, Paesi Bassi e Svezia. Affollato l’auditorium dell’Istituto italiano di cultura che ha ospitato l’evento; presenti i promotori dell’iniziativa e gli artisti, in videoconferenza il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

L’evento ha eletto l’acqua come leitmotiv e su questo elemento fluido e avvolgente ha costruito un vero e proprio «museo temporaneo diffuso», accampandosi nei monumenti, nel paesaggio e negli spazi urbani, grazie all’azione intrecciata di artisti che si sono ritrovati ad operare in rete tra l’Italia e il Nord Europa: Intramoenia Extra Art/Watershed è giunto così al suo termine ed ha presentato i risultati di un anno di attività martedì 9 aprile a Bruxelles.
L’evento conclusivo è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura nel teatro dell’ente, che ha sede in uno degli ultimi hôtel particuliers della capitale.

Cuore pulsante del progetto, classificatosi primo assoluto al Programma Cultura 2012 della Commissione europea, è Eclettica-Cultura dell’Arte; autrice e curatrice è l’art director dell’associazione Giusy Caroppo, project manager Aldo Torre.
Oltre 50mila i visitatori delle opere esposte nei musei e più di 100mila i fruitori delle installazioni all’aperto, tra bambini, giovani, studenti, anziani, esperti e passanti occasionali, per il 40% non residenti.
Jan Fabre, Maurice Nio, Guillermina De Gennaro, la Compagnia delle Formiche/Teatro dei Borgia, Luigi Presicce, Bigert & Bergström, Sarah Ciracì: questi gli artisti che si sono confrontati sul delicato tema dell’acqua, evocato da Watershed, come «una sorta di portfolio di espressioni, di messaggi leggeri e forti insieme».

Sette i progetti speciali all’insegna della cooperazione e multidisciplinarietà, che hanno messo in campo opere inedite e interventi di teatro-danza, architettura, scultura, arti visive, video art, performance art, residenze d’artista. Piattaforma comune il network europeo entro cui gli artisti si sono mossi, in una sorta di osmosi tra sud e nord, tra Puglia, Belgio, Paesi Bassi e Svezia.
A caratterizzare la dimensione internazionale del progetto anche i canali di promozione adottati al di là di quelli tradizionali: la rete del web e dei social network, le interviste e i video condivisi, le trasmissioni in streaming di opening e conversazioni.
Punto di partenza è stata la Puglia con «Dark Matter» di Nio architecten, suggestiva installazione ambientale nel Castello di Barletta; step successivo nei Paesi Bassi con «Volver sin volver» di Guillermina De Gennaro, immensa installazione galleggiante nel Porto di Rotterdam; poi ancora la Puglia con «Art is a medusa» di Jan Fabre, sinfonia in blu e prima mostra d’arte contemporanea nel Palazzo della Marra di Barletta. In parallelo sono state realizzate le residenze d’artista della Compagnia delle Formiche presso Troubleyn/Jan Fabre ad Anversa, del duo svedese Bigert & Bergström nelle Saline di Margherita di Savoia, di Luigi Presicce e Maurizio Vierucci (Oh Petroleum) nell’isola di Gotland: esperienze multidisciplinari che hanno portato, rispettivamente, alla realizzazione delle opere «L’Histoire des larmes», video-performance urbane ispirate all’omonimo testo di Jan Fabre, «The Drought», opera multimediale dedicata alla siccità, «Sant’Elena ritrova e riduce in pezzi il Sacro Legno», visionaria opera video.

A chiusura, il video d’arte di Sarah Ciracì, presentato proprio in occasione dell’evento di Bruxelles, che rilegge in chiave visionaria il fil rouge di Watershed attraverso gli interventi di libera recitazione dedicati all’acqua di Maurice Nio, Filippo Timi, Nichi Vendola.

Durante la manifestazione sono state illustrate, attraverso videoproiezioni e testimonianze, le opere inedite frutto delle residenze e gli altri step del progetto, il metodo di comunicazione, il concept grafico, fortemente caratterizzato dall’immagine coordinata a cura di QB e L-Able, e il catalogo finale (Editrice Rotas).

Sono intervenuti: Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia (in videoconferenza); Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo; Paolo Casalino, Direttore dell’Ufficio «Rapporti con le Istituzioni dell’Unione europea» della Regione Puglia, sede di Bruxelles; Giusy Caroppo, Aldo Torre ed Anna Maria Giannone per Eclettica_Cultura dell’Arte; Katrien Bruyneel per Troubleyn/Jan Fabre, Belgio; Edoardo Cimadori per Angelos/Jan Fabre; Mats Bigert per Studio Bigert & Bergström; Sarah Ciracì; Luigi Presicce e Maurizio Vierucci (Oh Petroleum); Stefania D’Onofrio per la Compagnia delle Formiche/Teatro dei Borgia.

Prodotto in collaborazione con Troubleyn/Jan Fabre e Stichting Highbrow, Intramoenia Extra Art/Watershed è stato cofinanziato dalla Commissione europea e promosso dalla Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, con il contributo della Provincia BAT e del Comune di Barletta.