Al via la tappa italiana del tour dell’«Arctic sunrise». Partita il 18 marzo dalla Romania, la storica rompighiaccio di Greenpeace ha già visitato Bulgaria, Grecia, Croazia e Slovenia. Dopo l’Italia proseguirà per raggiungere Spagna, Francia e Gran Bretagna con un solo obiettivo: portare il messaggio dei pescatori sostenibili a Bruxelles dove si sta decidendo della nuova Politica Comune della Pesca
Inizia oggi al porto di Trapani la tappa italiana del tour di Greenpeace «Sostieni chi pesca sostenibile» a sostegno dei pescatori artigianali europei. Questa mattina, ad aprire le attività, la cerimonia di inaugurazione con lo scambio della bandiera e il passaggio della lanterna tra il pescatore sloveno Matjaz Lazar e l’italiano Nino Carpitella, simbolo della fratellanza che lega i pescatori artigianali europei. A seguire l’evento a cura dell’artista Massimo Catalani «L’Arctic Sunrise sposa il mare dei siciliani»: un enorme velo da sposa che dal punto più alto della nave scende a poppa per essere decorato dall’artista e dal pubblico presente con le bellezze del mare di Sicilia, quale sposalizio tra il mare e coloro che vogliono proteggerlo.
Partita il 18 marzo dalla Romania, la storica rompighiaccio di Greenpeace ha già visitato Bulgaria, Grecia, Croazia e Slovenia. Dopo l’Italia proseguirà per raggiungere Spagna, Francia e Gran Bretagna con un solo obiettivo: portare il messaggio dei pescatori sostenibili a Bruxelles dove si sta decidendo della nuova Politica Comune della Pesca. Solo in Italia le imbarcazioni appartenenti al sistema della «piccola pesca» sono quasi novemila, pari al 66,4 per cento della flotta nazionale. Un settore rilevante che dà lavoro a oltre 14mila addetti, circa la metà del totale dei pescatori italiani e che rischia di scomparire. Una delle Regioni ove questa flotta è tra le più importanti è proprio la Sicilia.
«Vogliamo far arrivare la voce dei pescatori artigianali ai rappresentanti dell’Unione europea incaricati di decidere della pesca in Europa – spiega Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia -. Se a Bruxelles non verranno prese misure capaci di favorire una gestione sostenibile delle risorse ittiche, questi pescatori scompariranno per sempre».
La Politica Comune della Pesca dell’Unione europea è oggi in fase di revisione. Per troppo tempo, con i soldi dei contribuenti europei, le politiche della Pesca hanno favorito le flotte più grandi e potenti che pescano in modo distruttivo e non sono sostenibili né dal punto di vista ambientale né da quello economico. Allo stesso tempo, i pescatori artigianali, che da generazioni utilizzano metodi responsabili e a basso impatto, rischiano di perdere il loro lavoro e il loro stile di vita.
«I nostri mari si stanno svuotando. Le risorse del Mediterraneo sono allo stremo, con oltre il 95 per cento delle popolazioni in stato di pesca eccessiva. Queste risorse possono riprendersi se la smettiamo di promuovere attività distruttive, dalle trivellazioni alla pesca industriale, e tuteliamo le economie locali, a partire da chi pesca sostenibile», continua Monti.
Due gli incontri ufficiali previsti a bordo dell’Arctic Sunrise per promuovere una gestione sostenibile del mare. Il 26 aprile a Trapani l’evento «Contro la distruzione del mare, sostieni chi pesca sostenibile», dove si parlerà di tutela del Canale di Sicilia e della pesca artigianale, insieme alle associazioni locali di pescatori, il Direttore Generale Pesca del Mipaaf e amministratori regionali, dall’Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia al Presidente della Commissione Ambiente dell’Ars. Il 27 aprile a Favignana il workshop scientifico «La pesca sostenibile e le aree marine protette», organizzato in collaborazione con l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, dove con esperti a bordo si affronterà il tema delle buone pratiche di gestione del mare.
A Trapani e Favignana sarà possibile visitare la nave e conoscere il suo equipaggio. Gli orari per salire a bordo sono disponibili in Rete. I cittadini potranno inoltre concretizzare la loro adesione alla pesca sostenibile realizzando e firmando delle barchette di carta personalizzabili, con un messaggio che Greenpeace consegnerà ai rappresentanti dell’Unione Europea incaricati di rivedere la Politica Comune della Pesca. E per tutte le persone che non potranno raggiungere l’Arctic Sunrise, sul sito è possibile prendere parte al tour virtualmente, firmando la petizione e creando la propria barchetta online.