Violazioni dei limiti di legge su particolato, ozono e biossido di azoto. In ussemburgo, Austria, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Irlanda e Finlandia violati i limiti di legge ed in alcuni casi in percentuale significativa. Il trasporto su strada contribuisce per circa il 40% alle emissioni di ossidi di azoto. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2011 non ci sono stati superamenti dei limiti di legge per i quattro inquinanti della Direttiva Nec
Diverse sostanze inquinanti stanno ancora danneggiando la salute e l’ambiente in Europa: gli inquinanti più pericolosi sono il particolato, l’ozono e il biossido di azoto: tutti questi dati sono resi disponibili in una nuova versione di AirBase, che pubblica informazioni sulla qualità dell’aria in Europa.
La Direttiva Nec (National Emission Ceilings) copre quattro principali inquinanti atmosferici: biossido di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici e ammoniaca. Questi inquinanti possono causare problemi respiratori, contribuiscono alla acidificazione del suolo e delle acque superficiali e provocano danni alla vegetazione.
L’analisi definitiva dei dati relativi al 2010 conferma che dodici Stati membri hanno superato i limiti di legge. Secondo i dati preliminari del 2011, otto Stati membri (Lussemburgo, Austria, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Irlanda e Finlandia) hanno continuato a violare questi limiti, in alcuni casi in percentuale significativa
Il trasporto su strada contribuisce per circa il 40% alle emissioni di ossidi di azoto in Europa e costituisce quindi uno dei principali fattori alla base dei superamenti dei limiti di questo inquinante. Le riduzioni di ossidi di azoto in questo settore nel corso degli ultimi due decenni non sono state elevate come originariamente previsto: questo in parte perché la domanda di trasporto è stata superiore al previsto e in parte perché le condizioni di guida reali hanno talvolta portato ad emissioni superiori a quelle previste con gli standard sulle emissioni dei veicoli.
Un’analisi preliminare dei dati sulla qualità dell’aria del 2011 presenti in AirBase indica che i cittadini europei spesso respirano un’aria che non soddisfa i requisiti di qualità, un problema che è particolarmente grave nelle città.
Come novità di quest’anno, AirBase è corredata da mappe interattive che mostrano i valori di concentrazione degli inquinanti atmosferici misurati in tutta Europa. AirBase contiene dati di monitoraggio della qualità dell’aria e informazioni messe a disposizione da 38 paesi. L’ultima versione contiene più di 2 miliardi di record e consentirà una valutazione aggiornata della situazione e delle tendenze della qualità dell’aria in Europa.
Per quanto riguarda l’Italia, nel 2011 non ci sono stati superamenti dei limiti di legge per i quattro inquinanti della Direttiva Nec.