Le aree prescelte sono Castelgrande dove, di fatto, è stato individuato un giovane castagneto per la moltiplicazione dell’«antagonista»; sul Monte Vulture, a Melfi, a Monticchio, a Tramutola, a San Fele e in località Monte Paratiello a Muro Lucano»
«Le provette contenenti dodici coppie di Torymus sinensis, insetto utile nel controllo biologico per la lotta più efficace alla principale malattia fitosanitaria del castagno saranno lanciate domani in diverse località della regione in attuazione del Programma di attività dell’Ufficio fitosanitario del Dipartimento regionale Agricoltura. Gli ispettori fitosanitari hanno ricevuto le provette dall’Università di Torino, nell’ambito del progetto “Castanea”, predisposto dal ministero dell’Agricoltura in collaborazione con le regioni e le province autonome con rilevanti castagneti sul proprio territorio. Il lancio degli insetti costituisce una modalità di controllo biologico che in Giappone ha avuto successo negli anni ottanta. Le aree prescelte sono Castelgrande dove, di fatto, è stato individuato un giovane castagneto per la moltiplicazione dell'”antagonista”; sul Monte Vulture, a Melfi, a Monticchio, a Tramutola, a San Fele e in località Monte Paratiello a Muro Lucano».
È quanto dichiara l’assessore all’Agricoltura della Basilicata, Nicola Benedetto, il quale sottolinea che «la produzione di castagne è estremamente importante per varie zone della Basilicata dove il castagno è elemento primario della flora e rappresenta non solo una fonte di reddito, ma anche una irrinunciabile componente della cultura e del paesaggio in cui è inserito. È un comparto di qualità che fa da traino all’intera economia e ne rappresenta un fiore all’occhiello, come testimonia il «marroncino» di Melfi.
La qualità delle castagne che si producono lungo i versanti della montagna di Monticchio, sono di qualità superiore per le qualità organolettiche e per l’alto valore nutritivo. La regione, ultimamente, ha investito molto sui prodotti tipici e la castagna è senza dubbio uno dei prodotti valorizzati non solo nella regione.
«Quanto al programma di tutela fitosanitaria, si è passati dai 5 lanci della scorsa primavera ai 12 di quest’anno, segno di una maggiore attenzione del Ministero ai problemi della nostra regione – evidenzia l’assessore – ma anche il frutto dell’impegno dei nostri Uffici regionali. Significativo è poi il ruolo che l’Ufficio fitosanitario sta svolgendo in questo specifico segmento, operando in stretta collaborazione con il MiPAAF, l’Università di Basilicata, l’Associazione per la tutela e la valorizzazione dei castagneti e della castagna del Vulture e l’Alsia, l’Agenzia di sviluppo agricolo. In particolare, nell’azienda agricola Incoronata di Melfi dell’Alsia è in fase di realizzazione il primo centro di premoltiplicazione del Torymus, che viene interamente finanziato con le poste di bilancio dell’Ufficio fitosanitario».