Sono in costante aumento i Comuni italiani che adottano i regolamenti per l’edilizia sostenibile: salgono a 1003 nel 2012 rispetto agli 855 del 2011; 679 nelle Regioni del Nord, 247 nel Centro e 77 al Sud. È ciò che emerge dal rapporto Onre (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme
Sono in costante aumento i Comuni italiani che adottano i regolamenti per l’edilizia sostenibile: salgono a 1003 nel 2012 rispetto agli 855 del 2011; 679 nelle Regioni del Nord, 247 nel Centro e 77 al Sud. È ciò che emerge dal rapporto Onre (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme.
I Comuni spingono sull’edilizia sostenibile e sulla qualità del costruire fornendo strumenti per una corretta progettazione e per la realizzazione di edifici energeticamente più efficienti e qualitativamente migliori ed arricchiscono i propri regolamenti con obiettivi e novità che vanno anche oltre la normativa in vigore.
La Regione Lombardia conta il numero maggiore di Comuni virtuosi (318) seguita dalla Toscana (133) e dall’Emilia-Romagna (127).
Il rapporto Onre fotografa da 5 anni il cambiamento in atto nel modo di progettare e costruire e traccia il quadro normativo in vigore in Italia in materia di efficienza energetica ed innovazione ambientale in edilizia aggiornandolo annualmente.
La sfida lanciata dall’Europa nei diversi paesi prevede una transizione energetica: la Direttiva n. 31/2010 fissa al 1° gennaio 2019 ed al 1° gennaio 2021 per tutti i nuovi edifici rispettivamente pubblici o privati, la data dalla quale dovranno essere neutrali da un punto di vista energetico, cioè «a energia prossima allo zero», ossia capaci di garantire prestazioni dell’involucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e raffrescamento oppure da soddisfarli attraverso fonti rinnovabili.
Il Decreto legislativo 28/2011, attuativo dal 1° Giugno 2012, prevede per i nuovi edifici e per quelli in ristrutturazione, il ricorso obbligatorio all’energia rinnovabile almeno per il 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria.
Significa che per il raggiungimento degli obiettivi europei gli immobili dovranno essere pensati, progettati e costruiti in modo da raggiungere precisi obiettivi minimi di consumo energetico attraverso la valorizzazione delle risorse naturali ed un efficace mix di soluzioni progettuali, impiantistiche e tecnologiche.
L’analisi prende in considerazione i parametri: isolamento termico di pareti, tetti, serramenti, utilizzo di fonti rinnovabili, tecnologie per l’efficienza energetica, orientamento e schermatura dal sole degli edifici, utilizzo di materiali da costruzioni locali e riciclabili, risparmio idrico e recupero delle acque meteoriche e grigie, isolamento acustico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore, contabilizzazione del calore, certificazione energetica, pompe di calore e caldaie a condensazione, ventilazione meccanica controllata, tetti verdi.
Le normative regionali si diversificano in:
1) obbligo di interventi di efficienza energetica, fonti rinnovabili e certificazione energetica come diverse regioni del nord a cui si aggiunge la Puglia;
2) obbligo dell’uso di fonti rinnovabili come il Lazio ed Umbria;
3) emanazione di linee guida non prescrittive come Veneto, Toscana, Campania, Calabria e Marche;
4) semplici indicazioni per la promozione di fonti rinnovabili come la Sardegna.
In Toscana i Comuni dell’area pisana di Pisa, Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano il 27/09/2012 hanno adottato il Regolamento edilizio unitario.
Inoltre a dicembre 2012 è stata pubblicata la 2^ edizione del Regolamento per l’edilizia bio-eco sostenibile per i Comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montespertoli, Montopoli Valdarno, Montelupo Fiorentino, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Vinci.
L’Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa sta organizzando un corso di formazioni di 3 incontri rivolto ai dipendenti dei Comuni che hanno aderito al progetto per spiegare le problematiche relative all’applicazione del regolamento, l’iscrizione scade il 13/05/2013.
Il quinto rapporto Onre 2013 ha analizzato i regolamenti considerando i parametri: sostenibilità in edilizia, comfort termico ed acustico, contesto locale, energie rinnovabili, risorse idriche, efficienza energetica, certificazione energetica.
Nello specifico:
Isolamento termico delle pareti: è tra i punti fondamentali per il contenimento dei consumi energetici delle abitazioni ed è un parametro trattato da almeno un Comune per Regione. Sono 782 quelli che prevedono obblighi, promozione e/o incentivi sull’isolamento termico degli edifici.
Tetti verdi: è una pratica di non facile applicazione ma può risultare importante per limitare l’effetto isola di calore e per incrementare i livelli di isolamento termico degli edifici. I regolamenti di 328 Comuni incentivano la realizzazione dei tetti giardino per le nuove edificazioni.
Prestazioni dei serramenti: 439 Comuni hanno introdotto nei regolamenti specifiche indicazioni sulle prestazioni dei serramenti ad alta efficienza, tra questi 386 obbligano a rispettare i parametri di trasmittanza in caso di nuove edificazioni o ristrutturazioni e 64 incentivano miglioramenti nelle prestazioni in caso di sostituzioni.
Isolamento acustico: 303 Comuni hanno affrontato l’argomento, di cui 220 fissano un limite da rispettare per le emissioni acustiche e 45 prevedono incentivi qualora si raggiungano livelli di isolamento acustico maggiori rispetto a quelli obbligatori.
Orientamento e schermatura degli edifici: sono 475 i Comuni che nei loro regolamenti affrontano il tema dell’orientamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate. In 324 Comuni i due requisiti sono obbligatori.
Permeabilità del suolo ed effetto isola di calore: sono 212 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro regolamenti per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane, noto come effetto «isola di calore» e quindi evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione nei mesi estivi.
Materiali da costruzione locali e riciclabili: sono 446 i Comuni che inseriscono questo parametro nei regolamenti ed in 50 vengono proposti incentivi per realizzare edifici con materiali naturali e riciclati.
Energie rinnovabili: 856 Comuni italiani hanno inserito nel proprio regolamento l’obbligo, la promozione e/o incentivazione dell’uso delle energie rinnovabili. Di questi, 638 hanno previsto l’obbligo di installazione del fotovoltaico e 613 del solare termico, in 494 l’obbligo si estende ad entrambe le tecnologie contemporaneamente. In 3 comuni toscani l’obbligo di produzione di acqua calda sanitaria da solare termico è previsto al 60% a Roccastrada, al 65% a Sinalunga e al 70% a Terranuova Bracciolini. Collesalvetti ha alzato i minimi obbligatori di installazione del fotovoltaico.
Risparmio idrico: sono 570 i Comuni che hanno inserito il tema nei propri regolamenti, di cui 505 prevedendone l’obbligo, 15 gli incentivi ed i restanti 50 lo promuovono.
Recupero acque meteoriche: è presente in 556 Comuni ed in 449 è un requisito obbligatorio. Il 97% dei Comuni che obbliga al recupero delle acque piovane si trova al Centro-Nord.
Recupero acque grigie (parte delle acque domestiche derivante dagli scarichi della cucina, doccia, vasche da bagno e lavandini): 199 regolamenti includono questo tema ed in 39 è requisito cogente sia nel caso di nuova costruzione sia in quello di ristrutturazioni importanti.
Pompe di calore e caldaie a condensazione: in 22 Comuni si obbliga l’installazione di pompe di calore (in alternativa alle fonti rinnovabili) in 165 si fa promozione, mentre in 17 Comuni sono previsti incentivi. In 185 Comuni hanno previsto le caldaie a condensazione per le nuove costruzioni e nei casi di sostituzione dell’impianto di riscaldamento. Molto spesso il parametro viene considerato in alternativa all’utilizzo delle pompe di calore. Firenze, Pisa, Prato, Pistoia hanno previsto l’installazione delle caldaie a condensazione.
Contabilizzazione individuale del calore: sono 251 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi, sono 208 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifici o in caso di nuova installazione/sostituzione del sistema di produzione di calore. In 17 Comuni il parametro è incentivato tra cui i Comune di Cecina (LI).
Ventilazione meccanica: l’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata è prevista in 345 Comuni. L’obbligo per nuovi edifici e ristrutturazioni è presente in 105 regolamenti, mentre in 30 casi il requisito è incentivato.
Teleriscaldamento: 299 Comuni hanno affrontato il tema e 200 hanno espressamente previsto nel regolamento di utilizzare la rete di teleriscaldamento qualora presente ad una distanza inferiore ai 1.000 metri; in 9 Comuni viene incentivato.
Certificazione energetica: 441 Comuni stabiliscono come obbligatoria la certificazione energetica per gli edifici. Sono 38 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni l’obbligo di raggiungere almeno la classe B. Sono 161 i Comuni che obbligano gli edifici in classe C; 84 i Comuni che incentivano i «salti» di classe energetica, ossia il passaggio delle prestazioni energetico-ambientali degli edifici da una classe più bassa ad una più efficiente.