Un’altra settimana di alti e bassi

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Verso la metà della settimana il maltempo lascerà l’Europa continentale, ma si attarderà sul Mediterraneo, dove per i venti di Maestrale o in rotazione di Grecale i mari saranno generalmente mossi. Al nord e al centro è previsto un forte calo termico, temperature in discesa momentanea anche al sud, ma in linea con le medie stagionali

Analisi sulla settimana appena trascorsa. Un fine maggio non proprio in linea con le regole stagionali, ma più vicino ad un autunno che ad una primavera. Fino all’ultimo ci ha regalato piogge, nevicate fuori stagione a quote relativamente basse, colpi di vento, straripamento di fiumi e di laghi, frane e mareggiate. Insomma un maggio da dimenticare. Un maggio così freddo e piovoso che bisogna andare indietro di 200 anni per trovarne uno simile. Ma quello che è più impressionante e quanto sta accadendo in tutti i continenti, dalle alluvioni incessanti, alle grandinate che uccidono, ai fulmini che «inseguono» le persone, ai tornado di inaudita violenza e alle «bombe» d’acqua che sommergono campi e villaggi anche nella tranquilla Svizzera.
Qualcuno giorni fa ha pubblicato uno studio che dimostra che le nostre città sono sempre più calde. Una scoperta «dell’acqua calda», da decenni si sa che le città sono vere e proprie isole di calore che rispetto alle campagne e boschi vicini fanno registrare dai 3 ai 4 gradi in più. Non è il riscaldamento delle città che deve preoccuparci, ma quello della superficie dei mari.
Nel Mediterraneo in agosto si sono registrate temperature nelle acque superficiali di oltre 34 gradi, un fatto gravissimo perché sconvolge tutto l’ecosistema con ripercussioni non solo sul clima delle aree costiere, ma sulla vita dei pesci. Infatti le uova dei pesci che galleggiano in superficie, oltre i 30 gradi subiscono danni irreversibili, da cui nascono avannotti deformi, malati che non sopravvivono più di tanto.
Altro fatto grave è che un mare caldo assorbe dall’atmosfera sempre meno CO2 e in più tende ad acidificarsi. Se ciò accadesse sarebbe in rischio non solo la vita marina, ma anche degli umani. Questo è il vero problema in cui l’uomo deve prodigarsi per evitare la catastrofe. Pertanto le città sempre più calde rappresentano un problema secondario.
Ma ora vediamo cosa ci aspetta per la settimana a cavallo di giugno.

Previsioni

Ancora una volta nulla di buono, una vasta area depressionaria di origine nord atlantica si sta stabilizzando sull’Inghilterra, spingendo le proprie propaggini fin dentro l’Europa continentale fino a lambire l’Italia. Ciò vuol dire che ci aspetta un’altra settimana all’insegna della instabilità e al nord del maltempo marcato.
Tuttavia tra lunedì e parte di martedì soprattutto al centro sud ci saranno vaste aree di sereno, poi però tutto dovrebbe cambiare in peggio. Al sud inizialmente bel tempo, con temperature che oscilleranno tra i 30 e i 33 gradi, ma anche qui nell’arco della settimana l’instabilità arriverà a cambiare la situazione. La Sardegna sarà maggiormente interessata da temporali anche di forte intensità.
Verso la metà della settimana il maltempo lascerà l’Europa continentale, ma si attarderà sul Mediterraneo, dove per i venti di Maestrale o in rotazione di Grecale i mari saranno generalmente mossi. Al nord e al centro è previsto un forte calo termico, temperature in discesa momentanea anche al sud, ma in linea con le medie stagionali.