Da giovedì la saccatura africana dovrebbe cedere ad una più benefica alta pressione mediterranea garantendo sempre cielo sereno ma con minor afa
Come previsto è arrivato il grande caldo e per qualcuno (gli operatori turisti): finalmente! Per gli altri (le persone che per motivi economici sono costrette a rimanere in città) invece una maledizione! L’inferno di caldo ha iniziato a creare i primi disagi verso giovedì per poi aumentare sempre di più fino a giungere a temperature insopportabili in 15 città italiane, tra le quali Bologna, Firenze, Roma e Napoli. È stata questa la seconda ondata di caldo africano da giugno scorso.
Lo scorso anno a fine luglio potevamo menzionare già 4 ondate di inferno africano, quest’anno invece le correnti fredde provenienti dall’artico ci hanno regalato 25 giorni di fresco e caldo sopportabile. La saccatura di caldo proveniente dall’Africa rispetto alle bolle di calore dello scorso anno fa registrare 3 o 4 gradi in più. Ciò fa temere situazioni pericolose per la salute come accadde nel 2003. A questo punto dobbiamo temere «la vendetta africana» o sperare nel ritorno del fresco nordico? Ma intanto vediamo ora cosa ci spetta la settimana entrante.
Le previsioni
È triste dirlo, ma questa saccatura di caldo eccezionale proveniente dall’entroterra algerino supererà molti dei precedenti record di caldo e afa mediterranei, per cui è necessario attuare alcune precauzioni per evitare disagi e malori.
L’inferno di fuoco ci attende per tutta la settimana, tuttavia lunedì grazie ad un impulso di aria più fresca atlantica al nord le temperature tenderanno a scendere di qualche grado. La causa sarà una serie di temporali che interesseranno le zone prealpine del Piemonte e della Lombardia. Temporali sporadici ma di forte intensità anche a ridosso delle Alpi orientali. Possibili temporali anche lungo l’alta e media dorsale appenninica. Da martedì però il caldo opprimente tornerà anche al nord.
Disagi e malori generalizzati da calore eccessivo continueranno ad affliggere gran parte degli italiani dove il refrigerio neppure al mare sarà soddisfacente. Un po’ meglio sui rilievi oltre gli 800 metri. Per mercoledì correnti più settentrionali interesseranno le regioni del nord e l’alto Adriatico che faranno diminuire l’afa e far scendere di uno o due gradi la colonnina di mercurio. Nessuna pietà invece per il sud e per la Sicilia. Una diminuzione di afa anche sulla Sardegna.
Da giovedì la saccatura africana dovrebbe cedere ad una più benefica alta pressione mediterranea garantendo sempre cielo sereno ma con minor afa. I giorni più caldi da record quindi dovrebbero essere lunedì e martedì, del resto questo è il periodo del «Sol Leone» quindi stringiamo i denti e cerchiamo di superare questo periodo infuocato con un po’ di filosofia, forse la prossima settimana farà meno caldo. Prudenza per chi è in villeggiatura sui monti, si consiglia sempre di consultare le previsioni meteo perché nel pomeriggio si potrebbero scatenare violenti temporali. I mari in compenso saranno da poco mossi a calmi, ad eccezione di quelli dell’alto Adriatico.