In arrivo terza bolla di calore

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Fino a mercoledì nessuna speranza. Da giovedì un po’ meglio al nord dove correnti più fresche e temporali smorzeranno il caldo e l’afa. In particolare nelle zone più interne del Piemonte e della Lombardia e comunque nei luoghi a ridosso dei rilievi

Quella appena trascorsa era la settimana del Sol Leone, il periodo conosciuto come il più caldo dell’estate, infatti non si è smentito! A metà settimana però alla bolla africana si è in parte sostituita aria leggermente più fresca atlantica che ha smorzato l’afa. Ma a partire da sabato fino a tutta domenica rinforzi infernali, provenienti dall’entroterra marocchina, hanno vanificato il contributo più fresco atlantico. È tornata l’afa. Per fortuna gran parte del mese di luglio è stato piovoso con temperature gradevoli, questo ha evitato che i nostri boschi finissero in fumo e qualche persona ci rimettesse «le penne», come fu lo scorso anno, per il troppo caldo. Questa rimonta dell’aria infernale africana è la terza ondata di caldo, quanto durerà? Basta leggere le previsioni fino all’11 di agosto.

Le previsioni

Prepariamoci alla terza e più intensa offensiva del caldo africano, questa volta proveniente dall’entroterra algerino e marocchino. Fino a mercoledì nessuna speranza di sollievo dall’afa e dalle alte temperature. Città come Bologna, Firenze, Roma e Napoli dovranno sopportare temperature vicine ai 40 gradi. Più a sud le grandi città come Reggio Calabria e Catania, supereranno i 40 gradi.
Da giovedì un po’ meglio al nord dove correnti più fresche e temporali smorzeranno il caldo e l’afa. In particolare nelle zone più interne del Piemonte e della Lombardia e comunque nei luoghi a ridosso dei rilievi. Possibili temporali anche di forte intensità lungo la media ed alta dorsale appenninica. A parte un po’ di sollievo al nord, sulle altre regioni centro meridionali e sulle isole nessuna pietà! Caldo ed afa imperverseranno. Nel prossimo week end correnti più fresche provenienti dal nord Atlantico dovrebbero soprattutto al nord e su parte del centro attenuare gli effetti di questa nuova ondata di caldo torrido africano.