Protesta di Greenpeace per tre giorni, striscione a Napoli e Ferrara. L’accusa di «pirateria» rivolta ai 30 attivisti di Greenpeace, ritenuta ingiustificata da diversi esperti di diritto internazionale, potrebbe costare loro 15 anni di prigione. Si stanno mobilitando Premi Nobel, Ong come Amnesty International e Human Rights Watch e anche artisti
Liberare Cristian e gli altri 29 uomini che erano a bordo dell’Arctic Sunrise fino allo scorso 19 settembre, quando la Guardia Costiera russa ha abbordato illegalmente e sequestrato la nave rompighiaccio di Greenpeace in acque internazionali, in seguito a una protesta della nave contro le trivellazioni petrolifere della piattaforma di Gazprom.
Questo l’obiettivo dei tre giorni di mobilitazione promossi da Greenpeace, che vedranno domani proteste e manifestazioni di solidarietà in tutto il mondo.
Questa mattina a Napoli, la città natale di Cristian D’Alessandro, uno dei 30 attivisti di Greenpeace accusati di pirateria dalle autorità russe, è stato srotolato un enorme striscione sul castello del Maschio Angioino che recita «Liberate Cristan. #FreeTheArctic30».
Nella stessa giornata a Ferrara, a piazza del Municipio, è stato aperto un altro striscione dagli attivisti di Greenpeace, con l’obiettivo in questo caso di stimolare la stampa di tutto il mondo, riunita a Ferrara per il Festival di «Internazionale», ad occuparsi di questo scandaloso caso giudiziario.
L’accusa di «pirateria» rivolta ai 30 attivisti di Greenpeace, ritenuta ingiustificata da diversi esperti di diritto internazionale, potrebbe costare loro 15 anni di prigione. Dal 24 settembre gli attivisti sono trattenuti in strutture di detenzione preventiva intorno alla città di Murmansk. Greenpeace chiede al governo italiano di sostenere l’azione del governo olandese presso il Tribunale Internazionale previsto dalla Convenzione Onu sul diritto del mare.
«Cristian D’Alessandro è un giovane generoso che ha deciso di unirsi alle missioni di Greenpeace per salvare l’Artico. La sua colpa? Quella di aver ascoltato la sua coscienza. Quella di aver deciso di mettere sé stesso in prima linea per il bene del pianeta e dei popoli che lo abitano» afferma Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.
Per chiedere la liberazione dei 30 attivisti detenuti in Russia si stanno mobilitando Premi Nobel, Ong come Amnesty International e Human Rights Watch e anche artisti. Domenica la rassegna di pianoforte «Piano City», che si svolge a Napoli, dedicherà due concerti a Cristian e a questa campagna.