Venti nuovi sulla scienza di frontiera

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Definitiva inversione di tendenza dopo anni «difficili», fatti di incomprensioni e lotte improbabili da comprendere per un mondo accademico che dovrebbe essere tutt’altro che oscuro. Passi in avanti per la Fusione Fredda che si spera libera da ogni «segreto». Per l’acqua si riparte da Piccardi. Verso l’energia tascabile? Le meteoropatie e la ionizzazione dell’aria. Programma, relazioni e sintesi

Con i favori del Cielo in una giornata dell’ottobre romano in controtendenza con il cosiddetto Global Warming, alle spalle del Colosseo, nello splendore di San Pietro in Vincoli dopo una scalinata mozzafiato per la bellezza, in perfetto orario (memori forse del recente meeting in Crimea) al Cirps si è tenuta con Coherence, una giornata di lavori scientifici che possiamo dire storica e che segna la definitiva inversione di tendenza dopo anni, diciamo, «difficili», fatti di incomprensioni e lotte improbabili da comprendere per un mondo accademico che dovrebbe essere tutt’altro che oscuro.

Apertura dei lavori di Massimo Scalia che ha portato i saluti del direttore del Cirps, prof. Vincenzo Naso, impegnato in un triste funerale, e i saluti di Gianni Degli Antoni, del Generale Mario Maiorani sostituito dal Generale Angelo Pagliuca che ha invitato i presenti al Seminario aeronautico sulla Fusione Fredda del 30 ottobre e infine di Mario Bernardini Presidente dell’Associazione stampa medica.

Alle 10 in punto si è entrati nel vivo con l’intervento di Cristos Stremmenos che ha raccontato gli ultimi venti anni di Fusione Fredda bolognese sotto la guida del vecchio preside della Facoltà di Scienze Sergio Focardi, fino alla transizione dai Watt ai Kilowatt realizzata dal duo Rossi-Focardi a Via dell’Elettricista. Transizione anche dalla libertà scientifica a quella degli Nda e dei segreti che indubbiamente sta rallentando la corsa alla maturità scientifica e tecnologica di questa filiera della Fusione Fredda/Lenr.

Fortunatamente per qualche pista che rallenta, piste parallele accelerano con inediti e formidabili contributi che vengono da settori vicini come quello del Gruppo torinese del Politecnico di Alberto Carpinteri che in una splendida presentazione ha chiarito in modo inequivocabile la fondatezza dei suoi lavori sul Piezonucleare nella letteratura, nel laboratorio e nella teoria. Di questo ha parlato Yogendra Srivastava in un’altra illuminante relazione che ha messo in crisi le truppe degli scettici che si devono confrontare oggi con articoli ben pubblicati, esperimenti ben fatti e magari cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa al Politecnico di Torino che impunemente avevano trascinato nella polvere della cosiddetta pseudoscienza.

Un altro ritorno quello di Don Borghi i cui lavori pionieristici in Italia e Brasile possono essere ben considerati tra i precurosi delle moderne Lenr. Ne ha parlato Ubaldo Mastromatteo fisico titolare di una cinquantina di brveti con Stm che hanno contribuito alla fortuna del colosso europeo della microelettronica e chissà se il suo brevetto sulla Fusione Fredda/Lenr non replichi i successi del passato magari regalandoci qualche batteria che non ci lasci a piedi dopo poche ore con gli ultimi smartphone.
Nel primo pomeriggio si è ripreso con Francesco Celani che provando e riprovando tra una errore e l’altro, ha consolidato il modello sperimentale replicato dalla fondazione Fleischmann che in una Open Source, sta replicando gli esperiementi finalizzati all’avanzamento rapido delle applicazioni nell’interesse del mondo intero e non solo di qualche futuro miliardario «freddo» alla Bill Gates.

Un’altra Open Sorce, presentata a Coherence, quella del Gruppo del Pirelli di Roma guidato da Ugo Abundo. Sui temi della sicurezza e della geopolitica nel settore della ricerca e dell’energia ha parlato Simona D’Eugenio. Tema sensibile su cui si giocano i destini del mondo moderno tra guerra e pace.

Alle 16 è iniziata la seconda sessione con una sezione dedicata all’opera dell’Ing. Mauro Botarelli, pioniere italiano della moderna diagnostica e terapia elettroquantistica. Ne hanno parlato Emilia Costa in un escursus storico che da Mesmer a Freud, da Jung a Reich ha portato alle moderne tecnologie che andranno validate in amPi studi controllati per integrarsi nel patrimonio diagnostico e terapeutico moderno. Approfondimenti sul modello elettrico equivalente della cute sono stati svolti da Giuseppe Quartieri che con Massimo Sperini e Massimo Scalia, indipendentemente stanno lavorando alla comprensione del sistema elettrico corporeo che viaggia sui meridiani e pare ben collegato con le fuzioni interne come ci ha insegnato oltre 50 anni fa il grande medico ed elettronico tedesco Reinold Voll con la sua macchina EAV.
Di problemi di filosofia della scienza e del ruolo del tempo ha parlato Giorgio Fabretti, docente di Antropologia Cognitiva presso l’Università di Roma 1 «Sapienza».

Un rapido escursusus sulle meteoropatie e sulla ionizzazione dell’aria quello di Francesca Pulcini e Massimo Scalia che ha di fatto introdotto alla relazione clinica di Alessandro Ciammaichella che ha ricordato i 20 anni di ricerche sul rapporto tra variazioni cliamtiche e eventi vascolari acuti (infarti e ictus).

Due flash clinici ancora su nuove opzioni terapeutiche in via di forte sviluppo, l’ipertermia nel trattamento dei tumori di cui ha parlato Luciano Davini presidente dell’Istituto Universitario di Ricerca Santa Rita, e della retinite pigmentosa malattia disastrosa e orfana che pare trovare una via d’uscita con le terapie pensate da Franco Dario Labate, cardiologo e internista direttore dell’Istituto Universitario di Ricerca Santa Rita, che lavora da anni all’uso intensivo di nuovi protocolli terapeutici per patologie difficili (dalle aritmie, alla placche aterosclerotiche alla retinite pigmentosa oggi, ecc.).
L’intervento di Gualtiero Valeri che dopo la lunga traversata Lugano-Roma ha fatto il punto sugli stati dell’acqua scoperti da Piccardi Benveniste e dai russi che oggi sono all’attenzione anche del Cnr bolognese che ha confermato i due stati fondamentali dell’acqua uno ordinato e uno disordinato scoperti nel secolo scorso da Piccardi.

Tempo tiranno e così l’intervento sui meccanismi delle meteoropatie di Valenzi salta, e si finisce alle 19,30 per trasferirsi per la cena alla Casa dell’Aviatore dove fino a tarda notte si è continuato a parlare di tutto di più tra i buoni piatti e i buoni vini della casa ospiti del Generale Murace che come sempre segue i lavori scientifici da vicino confermando per l’Aereonautica un primato scientifico e tecnologico che auspichiamo possa influenzare l’intero Belpaese alle prese con il fondo classifica scientifico da cui risalire al più presto.