Palestra sì, beveroni no

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Un problema preoccupante spesso complice la propaganda in rete o istruttori poco professionali. I rischi su cuore, reni, gonadi, fegato sono stati segnalati già a sufficienza e non occorre nemmeno troppa cultura scientifica per capire quanto poco salutare sia introdurre a scopo sportivo questi miscugli dalla provenienza ignota in organismi sotto stress fisico

Se l’autunno è la stagione del ritorno in palestra e se ricominciare con un po’ di attività fisica è il giusto obiettivo dei tanti che nei mesi estivi hanno allentato la presa sulla necessità di tenersi correttamente in forma non si può e non si deve sottovalutare il pericolo e l’inappropriatezza rappresentati dal fascino perverso di tentare di velocizzare la crescita della propria massa muscolare facendo ricorso ad integratori delle specie più diverse dotati di una sorta di effetto pompa sull’organismo.
In tempi di ricerca di velocità ed efficienza a tutti i costi e di primato dell’immagine e delle apparenze le sirene di sostanze a base di aminoacidi, vitamine e sali minerali assunte a dosi massicce e senza consiglio né controllo medico contano forte in molte palestre i cui responsabili alternano il ruolo di istruttore fisico con quello di farmacista o medico, inventando e distribuendo diete e miracolosi beveroni che in poco tempo avrebbero l’effetto di strutturare il corpo dei fruitori secondo la moda e le indicazioni del culturismo da rivista patinata.
Specie in campo amatoriale ed ancor più specificatamente in campo giovanile la voglia di «vedersi crescere i muscoli addosso» in poco tempo e senza molta fatica, ingurgitando cocktail di proteine e vitamine (quando non di anabolizzanti delle specie più diverse) è un richiamo forte e continuo. Molte palestre vendono, al di fuori di canali controllati e senza una disciplina di correttezza scientifica, intrugli poco conosciuti e poco verificabili, non infrequentemente di provenienza estera, spesso recuperati da aziende che distribuiscono esclusivamente tramite il web, completamente privi di documentazione di supporto medico e al di fuori di una filiera di verifica che possa fornire garanzie anche minime a chi li usa. Sono stati segnalati prodotti senza etichette complete o con etichette illeggibili o con etichette scritte in lingue diverse dall’italiano, la qual cosa aggiunge problemi a problemi ponendo anche dubbi sulla composizione reale di quello che si sta assumendo.
Da un lato, cioè, esiste la preoccupazione sulla reale rispondenza fra ciò che si è convinti di prendere rispetto a ciò che realmente c’è nella confezione (che diventa ancor più legittima quando i canali di approvvigionamento dei fantomatici integratori sono poco chiari, predisponendosi alla elusione delle più elementari regole di verifica sanitaria) dall’altro, invece, esiste il dubbio sulla reale utilità ed innocuità di quelle sostanze che si spacciano entusiasticamente come «creatrici di muscoli» ma che possono davvero rappresentare un rischio per la salute.
Intanto va detto che la maggior parte di questi integratori non sono forniti di adeguata letteratura scientifica di supporto né di studi di effetto sull’uomo, la qual cosa lascerebbe sconcertati ed anche negativamente colpiti se a proporli, il più delle volte, non fossero proprio quei proprietari o istruttori di palestra che, assicurando miracoli e promettendo tempi rapidi, offrono prodotti diversissimi a prezzi in genere esorbitanti. E senza controlli medici di alcun tipo.
Si tratta spesso di sali minerali, vitamine o proteine, come s’è detto, ma non di rado anche di altro, come l’Androstenedione o l’Ephedra. Il primo è un precursore di testosterone ed estrogeni (gli ormoni sessuali maschili e femminili) che può causare, in caso di uso continuo non controllato o in caso di abuso, alterazione dei normali livelli ormonali sessuali sia negli uomini sia nelle donne, aumentando peraltro il livello del Colesterolo LDL implicato nella genesi delle più comuni e gravi patologie cardiovascolari. La seconda è una sostanza ad attività anfetaminosimile, con proprietà eccitanti, ipertensivanti e tachicardizzanti, il cui uso ed abuso ha determinato effetti letali e per questo motivo in corso di eliminazione dall’uso.
Il fatto è che i nomi sotto cui queste sostanze vengono introdotte nei cocktail sono i più diversi ed in continuo cambiamento per cui non sempre si riesce a risalire alla esatta matrice di quello che è contenuto nella confezione che si acquista e che poi si tende ad utilizzare in dosi ancora più elevate di quelle consigliate con l’errata convinzione che «più è meglio» così che i risultati possano essere ancora più rapidi e vistosi.
I rischi su cuore, reni, gonadi, fegato sono stati segnalati già a sufficienza e non occorre nemmeno troppa cultura scientifica per capire quanto poco salutare sia introdurre a scopo sportivo questi miscugli dalla provenienza ignota in organismi sotto stress fisico.
Il nostro consiglio è di evitarli e di cercare di riportare lo sport ad una dimensione più logica ed anche fisicamente sostenibile. Evitiamo soprattutto di acquistare qualsiasi cosa senza le opportune garanzie e al di fuori di canali di distribuzione certificati e controllabili. Chiediamo semmai consiglio al nostro medico e valutiamo la compatibilità di qualcuno di questi integratori (parlo ad esempio di sali minerali e zuccheri in occasione di sforzi fisici particolarmente intensi) col nostro personale stato di salute. Perché la palestra fa bene ma certe pratiche da palestra andrebbero meglio controllate quando non completamente abolite.