La ricetta Enea per un’Italia a basse emissioni di carbonio

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Lelli: «Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo intraprendere azioni finalizzate a “decarbonizzare” il sistema di produzione dell’energia elettrica, incrementando l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili e sviluppando nuove tecnologie per la mobilità elettrica e le smart grid»

L’Enea ha presentato oggi a Roma, presso il Cnel, il Rapporto Scenari e Strategie dal titolo «Verso un’Italia low carbon: sistema energetico, occupazione e investimenti».
Nel corso della presentazione del rapporto, Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea, ha dichiarato: «Gli scenari elaborati dall’Enea rivelano che il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050 è per l’Italia tecnicamente ed economicamente fattibile. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo intraprendere azioni finalizzate a “decarbonizzare” il sistema di produzione dell’energia elettrica, incrementando l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili e sviluppando nuove tecnologie per la mobilità elettrica e le smart grid. Anche il settore civile e quello dei trasporti contribuiscono alla riduzione delle emissioni climalteranti».
La Commissione europea ha delineato un percorso per raggiungere nel 2050 un livello di riduzione delle emissioni di CO2 dell’80% rispetto al 1990, garantendo nel contempo la sicurezza energetica e la competitività dell’economia dell’Ue nel suo insieme.
La recente Strategia energetica nazionale (Sen) accoglie le indicazioni di sostenibilità delle politiche di medio periodo dell’Unione europea, creando le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi fissati per l’Italia al 2020. Tuttavia le politiche messe in atto ad oggi non sono sufficienti a garantire il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050.

Gli scenari presentati dall’Enea, quantificati mediante l’impiego di un modello tecnico-economico del sistema energetico italiano, indicano che per ridurre le emissioni climalteranti dell’80% entro il 2050 occorre:
• ridurre del 36-40% i consumi finali di energia, rispetto ai livelli del 2010;
• ridurre di circa il 98% le emissioni nella produzione di energia elettrica;
• aumentare al 40% la quota di elettricità nei consumi finali di energia;
• incrementare la quota di fonti rinnovabili al 65% nel fabbisogno energetico primario;
• utilizzare nel settore elettrico e industriale tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 (Ccs).

L’Unità Centrale Studi e Strategie dell’Enea produce da diversi anni studi basati sulla elaborazione di scenari energetici nazionali, che consentono di verificare la coerenza strategica delle scelte di politica energetica, di anticiparne i rischi e di studiare quindi risposte tempestive. Questo tipo di analisi è di grande utilità per il decisore politico, in quanto permette di proiettare sul lungo termine gli effetti delle politiche adottate o da adottare.