Il misuratore di ioni

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È ad Osimo, che, verso la fine degli anni 80, nelle calde e stellate notti d’estate, viene realizzato nel piccolo garage di Maurizio Caporilli il primo prototipo di captatore ionico. L’impresa va a buon fine anche perché in quegli anni nelle Marche c’erano tutta una serie di piccole industrie e artigiani in grado di realizzare prodotti meccanici ed elettronici di elevata qualità: oggi quell’universo di eccellenze si è perduto, travolto dalle politiche «laboricide» del neoliberismo7. È opportuno menzionare il fatto che, a tutt’oggi, quello strumento, frutto semi-artigianale di una rigorosa ricerca, non ha competitori riguardo alle prestazioni verificate, con una capacità di misurare correnti debolissime dell’ordine di decine di fentonAmpere (fA = 10-15 A). Capacità simili potranno forse avere strumenti analoghi, ma di uso militare e non disponibili sul mercato.

 

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Fig. 3 – Bologna, novembre del 1990. Il primo prototipo di captatore ionico in funzione, al IV Congresso Nazionale Aereosol Biologico

 

È doveroso poi ricordare in questo percorso la figura del prof. Alfredo Murri (1912-1998), fondatore nel 1957 dell’Osservatorio Geofisico di Macerata, esperto a livello mondiale di elettricità atmosferica, che in quei primi anni diede un prezioso supporto al gruppo di ricerca.
Lo spirito pionieristico di quegli anni è ben rappresentato da questo episodio. Le misure di ionizzazione dell’aria nel rifugio Taramelli, in Trentino, furono effettuate dopo che Fiorenzo Marinelli ebbe portato a spalla lo strumento di misura (che pesava ed ingombrava non poco), lungo sentieri di montagna, fino a 2.050 metri di altezza sul livello del mare!
Tra il 1993 ed il 1996, fu sviluppato un ulteriore e più sofisticato strumento di misura dell’elettricità atmosferica, a cui fu attribuito il nome di Aerial Ions Meters. È in questi anni che Scalia e Sperini elaborano un modello di interazione tra ioni aerei e sistemi viventi basato sulla descrizione della cute umana per mezzo dell’impedenza di polarizzazione. È per verificare la correttezza di questo modello che viene progettato, e poi realizzato l’Apec (1998), uno strumento con cui, oltre a misurare l’impedenza di polarizzazione, è possibile monitorare l’andamento nel tempo del potenziale cutaneo. Migliorando in questo modo i risultati che, sull’arco di oltre trent’anni, erano stati ottenuti dalle ricerche bio-fisiche dell’elettroagopuntura secondo Voll (EAV), e poi dai suoi «discepoli» della scuola austro-tedesca con l’impulsodermografia (IDG)8.
Un altro pezzo di questa storia inizia nel 1997, quando il medico ed amico Vincenzo Valenzi, anch’egli studioso del pensiero di Reich9, di ritorno dall’Africa comincia a lavorare con il prof. Baldassarre Messina, dell’Istituto di Idrologia Medica dell’Università «La Sapienza» di Roma. Valenzi, anche lui molto determinato nelle sue iniziative, coinvolge Messina, Scalia e Sperini: fondano il Centro Studi di Meteorologia e il biennio successivo è ricco di rilevanti contributi scientifici.
Inoltre, grazie all’impegno di Paolo Brunetti, il direttore della Società Editrice Andromeda s.r.l., viene pubblicato un interessante lavoro sugli ioni aerei10 e per la prima volta nel 1997 su richiesta della giunta comunale, all’interno del progetto Oms (Organizzazione mondiale della sanità) «Città Sane», è effettuato il monitoraggio ambientale elettromagnetico del comune di Casalecchio di Reno (BO)11. Tra i parametri misurati c’è la ionizzazione dell’aria!
Nel 2000, anno in cui si conclude questa rassegna di scritti, vengono pubblicati tre articoli di ricerca con il contributo fondamentale dell’instancabile Fiorenzo Marinelli. Marinelli, biologo ricercatore presso l’Istituto di Citomorfologia del Cnr di Bologna, è una persona che sa esporre con chiarezza il suo pensiero rendendolo comprensibile anche ai non addetti ai lavori. In quel periodo, coadiuvato dai suoi collaboratori, si occupava delle evidenze scientifiche di insorgenza di leucemia infantile ed altre malattie degenerative causate dalla esposizione a radiofrequenze e microonde, e dalla esposizione residenziale ai campi elettromagnetici; e svolgeva anche attività didattica relativa alla riduzione del rischio per esposizione indoor.

7 P. Brunetti: Dallo stato sociale allo stato feudale (ci stanno depredando di tutto, ci vogliono ridurre da cittadini a schiavi); Comunicato Andromeda n. 113/2013.
8 Con queste metodologie, la misura dei parametri elettrici della cute, viene usata a scopo diagnostico. È in preparazione un testo che affronta in modo approfondito questi argomenti, qui appena accennati.
9 L. De Marchi e V. Valenzi: Wilhelm Reich. Una formidabile avventura scientifica e umana; Macro Edizioni, 2007.
10 M. Scalia, M. Sperini, A. Garcia, C. Dell’Anna, B. Messina e V.I. Valenzi: Gli ioni aerei; Opuscoli di Cartaduemila n° 18, Edizioni Andromeda, Bologna, 1998
11 P. Brunetti (a cura): Monitoraggio ambientale radiazioni non ionizzanti del comune di Casalecchio di Reno; Edizioni Andromeda, Bologna, 1998.