Natura maestra dell’arte e dell’eco-design

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Il loro motto: «Fare e rifare senza rifiutare», tradotto in prodotti e servizi in cui la componente ambientale assume un’importanza strategica: oggetti per l’arredamento in carta e cartone riciclati, per uso personale e sociale, per professionisti e aziende, realizzati da artigiani italiani che recuperano e riassemblano materiali e oggetti minimizzando l’uso delle risorse ed i relativi consumi

«Dunque ogni cosa visibile non perisce del tutto, poiché una cosa dall’altra la natura ricrea, e non lascia che alcuna ne nasca se non dalla morte di un’altra».
(T.Lucrezio Caro, «De Rerum Natura»)

 

Conciliare il design e l’architettura con l’ambiente e la sostenibilità, la convenienza ecologica con quella economica? Sì, grazie. Non basta proporre un prodotto accompagnato dalla scritta «eco» per convincerci che si è pensato innanzitutto all’ambiente, occorre anche comunicare e promuovere le azioni volte alla sostenibilità che caratterizzano un prodotto, incentivando la cultura del riuso creativo.
È quanto sta cercando di fare la neonata realtà Nam (Natura Artis Magistra); sì, perché la maestra dell’arte e dell’artigianato in questo caso è proprio e solamente la natura. Si tratta di un’area in cui non solo si vendono complementi d’arredo, oggetti per il divertimento e l’uso quotidiano fabbricati usando materiali recuperati e riciclati, ma si fornisce anche consulenza per la progettazione di costruzioni e ristrutturazioni in linea con i criteri della sostenibilità edilizia certificata.
Le persone che se ne occupano e che l’hanno fortemente voluta, si sono «votate» alla causa ambientale, convinti fino in fondo di quanto sia importante «educare» all’ambiente anche attraverso un consumo consapevole, affinché nel tempo si arrivi a una crescente partecipazione del consumatore.
Il loro motto: «Fare e rifare senza rifiutare», tradotto in prodotti e servizi in cui la componente ambientale assume un’importanza strategica: oggetti per l’arredamento in carta e cartone riciclati, per uso personale e sociale, per professionisti e aziende, realizzati da artigiani italiani che recuperano e riassemblano materiali e oggetti minimizzando l’uso delle risorse ed i relativi consumi.

Coniugare l’attenzione all’ambiente con il sociale? Perché no! Stando ai dati del Ministero degli Interni, i detenuti impegnati in attività produttive hanno una recidiva pari al 30% rispetto agli altri detenuti, vale a dire che la formazione professionale rappresenta un’opportunità capace di offrire alle persone che abitano i luoghi di punizione un’alternativa concreta, sia durante sia dopo la pena, per questo nel punto vendita è possibile trovare oggetti pensati e realizzati all’interno di questi istituti.
Quando si dice la peculiarità di essere ecosostenibili…