A Natale forti nevicate su tutto l’arco alpino. Nevicate anche in pianura tra la Valle d’Aosta e il Triveneto. Successivamente neve a bassa quota su tutto l’Appennino e sui rilievi collinari del centro
Protetti da una «bolla» meteo l’Italia non ha subito le tempeste di vento e di neve che invece hanno imperversato tutte intorno, dall’Europa del nord, ai Balcani e in Africa settentrionale. Un bel regalo degli dei, anche se ciò ha determinato nebbia lungo le valli e le pianure del centro e soprattutto del nord, con gelate mattutine sulle strade di fondovalle. L’alta pressione combinatasi tra quella delle Azzorre e quella algerina ci hanno protetti per 10 giorni. Giovedì scorso però la «bolla protettiva» ha ceduto e così sono entrate le perturbazioni atlantiche anche se moderate. Quindi qualche pioggia a partire dal settore nord occidentale per giungere venerdì e parte di sabato su tutte le altre regioni tirreniche. Un breve passaggio poi su molte località è tornato il Sole. Sarà così anche per la settimana entrante, quella di Natale, vediamo le previsioni.
Le previsioni
Fino a martedì prossimo prevarrà ancora una situazione generale di variabilità con temperature leggermente superiori alla media stagionale. Ancora foschie e nebbie su gran parte della Valle Padana e nelle valli del centro. Qualche pioggia sulla Liguria. I venti prevarranno da Sud. Da martedì le capitanerie di porto mettono in guardia chi va per mare a causa dell’arrivo di un forte scirocco che farà «agitare» tutto il Tirreno e lo Ionio. Ciò porterà copiose piogge e colpi di vento sulla Calabria ionica e sulla Sicilia. Ma non finisce qui, il peggio dovrà ancora arrivare, infatti ci dobbiamo aspettare per Natale e fino al 27 di questo mese tempo particolarmente avverso.
I meteorologi l’hanno chiamata «la tempesta di Natale». Quindi nevicate a basse quote, piogge torrenziali e forte calo termico ovunque. I venti che spirando da Sud ostacoleranno il flusso delle acque del delta del Po, l’influenza dell’alta marea ed altri fattori meteo determineranno a Venezia un’eccezionale acqua alta. Tra Natale e Santo Stefano, le armate invernali provenienti dal nord Europa, scavalcheranno le Alpi per poi dilagare su tutta la penisola e in parte sulle due principali isole.
Quindi a Natale forti nevicate su tutto l’arco alpino. Nevicate anche in pianura tra la Valle d’Aosta e il Triveneto. Successivamente neve a bassa quota su tutto l’Appennino e sui rilievi collinari del centro.
Verso venerdì 27 le avversità meteo continueranno a dar battaglia, con piogge anche torrenziali al centro sud, ma sarà la coda della «tempesta di Natale» che finalmente ci lascerà. Infatti in serata il cielo su gran parte delle regioni italiane tornerà ad essere sereno o poco nuvoloso.
Per il week end le temperature saranno classiche invernali e al centro sud prevarrà il variabile, con qualche pioggia locale. Al nord invece, per la gioia degli sciatori, ancora nevicate, ma non violente come nei giorni di Natale.
Nel frattempo una nuove e forte perturbazione atlantica invaderà l’Europa occidentale e velocemente si porterà verso il bacino del Mediterraneo, ma questo accadrà tra il 30 e il 31 di questo mese… ne riparleremo.